lunedì 16 settembre 2019

La situazione questa mattina alle tre scuole dei Tamburi, chiuse mesi fa per l'inquinamento

Stamattina lavoratrici dello Slai cobas sono state alle scuole De Carolis, Deledda, Vico dei Tamburi per vedere la situazione e parlare con le donne.
I bambini sono entrati. Gruppi di donne sono rimaste a discutere. Non ci sono, al momento, proteste per il problema inquinamento che aveva originato nell'anno scolastico passato vari momenti di lotta, occupazione, presidi al Comune. Ma chiaramente le preoccupazioni restano.
Una donna che abita vicino all'area ex Ilva /ArcelorMIttal raccontava che ieri sera aveva pulito il pavimento della casa ma questa mattina sentiva già sotto i piedi la polvere di minerale.
Sicuramente le mamme non vogliono più i turni pomeridiani che hanno sconvolto e appesantito la vita dei bambini e anche dei genitori.
Stamattina, con spiegamento dei vigili - e anche funionari della Digos - alle tre scuole si è presentato il Sindaco Melucci, con lo scopo chiaramente di rassicurare, e frenare di fatto con la sua presenza eventuali proteste. Nelle sue dichiarzioni, niente di nuovo.
Ad una esplicita domanda di una lavoratrice dello Slai cobas sul perchè non faccia un'ordinanza per la rimozione delle "Collinette ecologiche", ha risposto che essendo le stesse sotto sequestro il Comune non poteva fare nulla. Cosa non vera, perchè pur "sotto sequestro", per la responsabilità del Sindaco sulla sanità pubblica può fare un'ordinanza - come peraltro ci disse poco dopo il provvedimento della magistratura lo stesso giudice Ruberto.

La battaglia per la sicurezza delle scuole, dei bambini, quindi, non può considerarsi risolta e chiusa. E chi la può riaprire sono prima di tutto le donne dei Tamburi, a cui lo Slai cobas darebbe il pieno sostegno.

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