Dalla denuncia del consigliere comunale Massimo Battista:
“In data 6 agosto 2019 ho fatto regolare domanda di
accesso agli atti per conoscere i dati relativi i campionamenti
effettuati sulle collinette ‘ecologiche’. Alla scadenza dei 30 giorni
non ho ricevuto nessuna documentazione e recatomi con il consigliere
Fornaro, presso gli uffici competenti, scopriamo con immenso stupore che
Arpa non è in possesso di questi dati. I dati sono fermi al 5 aprile
quando Arpa Puglia riscontrò superamenti concentrazioni soglia di
contaminazione 3 volte e mezzo superiore la norma, non capiamo come mai
le analisi sono state commissionate da Ilva in a.s.
a ditta terza. Alla
luce di questa scoperta ci chiediamo come sia possibile che il
controllato sia allo stesso tempo controllore e soprattutto sulla base
di cosa si annuncia la riapertura dei plessi scolastici ‘De Carolis’ e
‘Deledda’. Parliamo della salute e dell’incolumità di centinaia di
bambini, che tra pochi giorni torneranno sui banchi di scuola ignari di
ciò che respireranno, inoltre vorremmo capire se gli abitanti residenti
nelle zone limitrofe sono al sicuro. Non è dato sapere nulla, risultati e
tanto meno se queste analisi sono state svolte sui complessivi 9 ettari
posti sotto sequestro. È certo invece che tramite atto notarile il
gruppo Mittal abbia passato le collinette ad Ilva in a.s. con relativi
costi per la bonifica, passaggio avvenuto subito dopo il sequestro dell’
area avvenuto il 5 febbraio 2019 da parte del Noe. ‘Misteri italiani’.
Così come è certo che gli interventi di messa in sicurezza riguardano il
solo versante sud (lato scuole) e non quello nord (lato superstrada).
Interventi che non risolveranno la questione ma che servono a tamponare
decenni di completo lassismo, per quantificare il danno reale perpetrato
serviranno dieci carotaggi con profondità di 20 metri, per capire cosa
realmente è stato ammassato li sotto. Si attendono ulteriori
sopralluoghi da parte di Asl per verificare che i lavori svolti da una
ditta privata possano garantire la salute di bambini e addetti ai
lavori. Vorremmo sapere quando dirigenti comunali e assessori al seguito
del Sindaco, come capo delegazione, metteranno nero su bianco per la
riapertura delle scuole, se in queste condizioni i bambini sono al
sicuro. E tutto questo dopo le notizie degli sforamenti nelle giornate
del 5,17,18 e 19 agosto del camino E 312, lì non ci sono bonifiche che
tengano. Ancora una volta la salute dei tarantini è avvolta in una nube
nera, come il fumo che quotidianamente viene fuori dai camini dell’area
industriale”.
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