lunedì 22 ottobre 2018

Appalto Ilva - uno sciopero giusto il 26 ma per problemi secondari, indetto dai firmatari dell'accordo ILVA che toglie invece il lavoro agli operai dell'appalto - con la complicità di chi li chiama allo sciopero!

Tornelli rotti all'Ilva: venerdì scatta lo sciopero per i lavoratori dell'appalto
Ilva
Lo stabilimento Ilva

TARANTO - Film, Fiom, Uilm e Usb hanno indetto per venerdì 26 ottobre lo sciopero dei lavoratori dell’appalto, con presidio davanti alla portineria imprese dalle 7 alle 9, per protestare contro i disagi causati dal mal funzionamento di alcuni tornelli che costringono gli stessi lavoratori a lunghissime file, anche sotto la pioggia, per entrare in fabbrica e farsi vistare l’ingresso da parte del vigilante di
turno. «Abbiamo deciso di comune accordo con le altre sigle sindacali - spiega in una nota il coordinatore provinciale dell’Usb Francesco Rizzo - di far sentire la voce dei lavoratori in maniera forte. Segnaliamo da mesi il mal funzionamento dei tornelli. Nonostante il caos che si crea e il nostro continuo intervento, nessuno si è preoccupato. Ciò dimostra ancora una volta un’attenzione inesistente da parte di Ilva». In assenza «di soluzioni definitive - conclude Rizzo - si intraprenderanno ulteriori iniziative e forme di protesta, poiché tale situazione contribuisce ad alimentare malessere e causare ulteriori danni, oltre a quelli noti, ai lavoratori dell’appalto»
Anche questa mattina i lavoratori delle ditte di appalto dell’Ilva sono stati costretti a lunghe file per avere accesso all’interno della fabbrica a causa del malfunzionamento di alcuni tornelli. «Ilva - sottolinea in una nota Francesco Brigati della Fiom Cgil - continua a rinviare i lavori di ripristino e le ditte di appalto continuano a togliere ore di ferie ai lavoratori. In assenza di risposte certe da parte di Ilva e delle stesse ditte di appalto metteremo in campo iniziative di mobilitazione».
Vincenzo Castronuovo della Fim Cisl fa presente che si tratta di una «situazione a dir poco scandalosa che si trascina da diverse settimane con file di 200-300 metri di persone che non riescono a entrare nella portineria imprese perchè i tornelli sono bloccati. Il lavoratore non può accedere e di conseguenza per entrare devono essere tutti quanti, uno per uno, registrati dal vigilante. Questi lavoratori arrivano alle 5.30-5.45 in portineria e accedono agli impianti alle 8.30, le 9 dopo due ore e mezza di fila. Il problema lo abbiamo rappresentato più volte all’azienda, ma non si è mosso nulla».

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