La Valutazione Integrata dell’Impatto Ambientale e Sanitario degli Impianti Industriali, Strada Obbligata per Tutelare Ambiente e Salute. E’ questo il titolo dell’importante convegno organizzato da Legambiente a Taranto martedì 23 ottobre con il patrocinio morale del Comune di Taranto e che si svogerà nel Salone degli Specchi di Palazzo di Città a partire dalle ore 17.
Hanno già assicurato la loro partecipazione ai lavori, che saranno coordinati da Lunetta Franco, presidente di Legambiente Taranto:
– Rinaldo Melucci, Sindaco di Taranto
– Vito Bruno, Direttore generale di Arpa Puglia
– Giorgio Zampetti, Direttore generale Legambiente nazionale e Responsabile scientifico nazionale dell’associazione
– Fabrizio Bianchi, Epidemiologo CNR, membro del gruppo di lavoro sulla VIS della Task Force Ambiente e Salute istituita dal Ministero della Salute che coadiuva il Ministero nell’iter di definizione di Linee Guida VIS per la VIA
– Sante Minerba, Responsabile s.c. Statistica ed Epidemiologia – Registro Tumori della ASL di Taranto
– Roberto Giua, Direttore UOC Centro Regionale Aria di ARPA Puglia
– Francesco Tarantini, Presidente Legambiente Puglia.
La Valutazione di impatto sulla salute per prevenire e programmare, il quadro legislativo nazionale, la qualità dell’aria e la salute a Taranto, il ruolo di ASL e ARPA, saranno tra i principali temi che
verranno affrontati in un convegno che tornerà a focalizzare l’attenzione sulla richiesta rivolta a fine settembre da Legambiente al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa di procedere proprio alla valutazione preventiva dell’impatto ambientale e sanitario connesso alla produzione dello stabilimento siderurgico di Taranto, dopo la realizzazione di tutti gli interventi indicati nel Piano Ambientale, ed entro il termine massimo dell’apertura delle procedure autorizzative previste per la riaccensione di AFO 5, l’impianto che consentirebbe ad ILVA una produzione di 8 milioni di tonnellate annue di acciaio dal ciclo integrale.
Un appuntamento di rilievo, quindi, destinato a portare indispensabili elementi di chiarezza e di rigore scientifico, grazie allo spessore dei relatori coinvolti, e che vuole essere uno stimolo alle forze sociali e politiche, alle diverse realtà associative, agli ordini professionali e alle istituzioni , alla cittadinanza attiva, affinchè facciano propria e sostengano la richiesta di una V.I.I.A.S. per l’Ilva di Taranto.