lunedì 22 ottobre 2018

"In questo negozio razzisti e leghisti non sono graditi" - un esempio da seguire

La ribellione del fioraio: "In questo negozio razzisti e leghisti non sono graditi"




Prima un foglio scritto a penna, poi un cartello stampato. Ikebana è un negozio di fiori a Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi,  di proprietà di Emanuele Modugno, comunista vecchio stampa che da sempre e difficilmente scende a compromessi. Nelle ultime ore, a seguito dell'ennesima discussione con una cliente, il "compagno fioraio" non ce l'ha fatta più e ha deciso di bandire leghisti e razzisti dal suo esercizio, avvisando la clientela con un cartello esposto in vetrina. La prima versione, quella scritta con un pennarello, recita: “In questo negozio non sono graditi leghisti e razzisti”; la seconda, quella stampata, spiega meglio: “I fiori vengono importati quotidianamente da tutto il mondo, quindi il mio è un negozio multietnico dove possono circolare le merci e soprattutto le persone, tranne i razzisti”. A commento del primo cartello, la cui foto appare sul profilo Facebook del fioraio, Modugno ha scritto: «Dopo l'ultimo scontro con una cliente che inneggiava a Salvini e inveiva contro un militante che vendeva accendini ho deciso: non li sopporto più.

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