giovedì 18 ottobre 2018

NO al fascismo istituzionale a Taranto - Proteste sotto Palazzo di città, l’assessore Cataldino dice basta

NON PASSERA'

comunicato stampa
Apprendiamo con costernazione la indecente comunicazione dell’assessore Cataldino che per motivazioni e metodo è una decisione che non gli spetta e di stampo fascista e autoritario,
che mostra un Comune che invece di aprirsi alle istanze di chi manifesta vuole trasformare tutto in "ordine pubblico".
Tutte le organizzazioni sindacali e tutte le associazioni democratiche devono subito far sentire la loro opposizione.
Lo Slai cobas Taranto per non lasciare niente al caso organizza un presidio di protesta simbolico per venerdi dalle ore 9 alle 11 e invita tutti a unirsi per la libertà di manifestare
per Slai cobas per il sindacato di classe Taranto
coord. provinciale
palatrasio ernesto
347-1102638
Ta 18-10-2018
 L’assessore alle Partecipate e Polizia municipale Gianni Cataldino dice basta alle manifestazioni sotto Palazzo di città. “Questa città ha voglia di normalità e di valori. Da oggi si cambia registro: la occupazione sistematica, con qualsivoglia motivazione, del suolo pubblico antistante Palazzo di Città crea disagio alla normale regolarità delle attività del civico ente e va normata”, spiega in un comunicato diffuso alla stampa.
“Troppo spesso questo tipo di azione è dettata dalle pressioni strumentali di chi è sempre in campagna elettorale e agita la piazza secondo i propri interessi e tornaconti – afferma Cataldino. Senza ledere il diritto alla protesta civile, deve cessare l’abitudine di far convergere in piazza Castello manifestazioni che hanno interlocutori differenti“. Per esempio, il “sit-in degli ausiliari della sosta avrebbe dovuto essere effettuato in altre sedi. Nonostante questo l’Amministrazione comunale ha incontrato una delegazione dei sindacati per ascoltare i motivi della protesta. Ho ribadito la irregolarità del luogo di protesta e che gli interlocutori diretti sono i lavoratori e l’azienda, ho ricordato quanto l’amministrazione Melucci si sia già prodigata per garantire maggiore serenità a questi lavoratori e che proprio per questo intende proseguire sull’applicazione delle norme senza alcuna possibilità di derogare a quanto prevede la legge sui diritti e sui doveri degli ausiliari del traffico che sono anche pubblici ufficiali. Definito che l’interlocutore è la società Amat e non altri e avendo registrato che le parti sono divise da una diversa interpretazione della norma, con la delegazione abbiamo concordato la preparazione di un incontro esaustivo sulla questione delle multe per la doppia fila, con la convocazione per vie brevi di tutti i soggetti interessati.

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