Cambiano i dirigenti dell'area a caldo e dei laminati, non cambiano invece i responsabili della sicurezza e attuazione dell'Aia. Sarà che sicurezza e Aia non sono così decisivi per Mittal?
Il controllo verticistico lascia oggettivamente poco margine di azione alla "normale" attività dei sindacati; tutto è deciso dalla holding, e i dirigenti eseguono, questo vale anche per le politiche retributive.
Da Sole 24 Ore - "Confermati solo tre dirigenti del vertice. Area a caldo e laminati affidate agli stranieri. Rapporti stretti con la holding per gestire le principali funzioni dello staff...
A livello operatio la nuova Ilva sarà suddivisa in tre divisioni, ciascuna di diretta competenza di un direttore industriale...
La prima riguarda l'area a caldo, che non sarà più a guida italiana ma che dovrebbe essere affidata a Stefan Van Campe, con un passato a Brema; si occuperà anche di Taranto Energia.
La seconda area, legata ai laminati, e alla trasformazione in generale sarà guidata da Philippe Aubron, fino ad oggi responsabile commerciale per l'automotiva di tutto il gruppo...
Per la'rea commerciale il nuovo direttore sarà Carlo Malasomma che da una decina d'anni è country manager per l'Italia di ArcelorMittal...
Direttore del personale la nuova dirigente è Annalisa Pasquini, manager che proviene dall'Oreal ma che ha avuto una lunga esperienza precedente all'estero proprio in ArcelorMittal...
Dovrebbero essere confermati l'attuale responsabile della sicurezza e anche il reponsabile della firezione attuazione Aia...
La struttura aziendale dovrà avere un costante riporto funzionale con quella della holding cui appartiene... Questo significa che, per fare un esemio, il direttore del personale potrà ricevere indirizzi precisi dalla casa madre sui temi come le politiche retributive, e il ceo, ascoltato il manager competente, si adeguerà applicandole anche al suo interno..."
Nessun commento:
Posta un commento