Una premessa e considerazione
Su molti di questi punti segnalati dal rapporto - alcuni fra tutte - raccolta differenziata e bonifiche -
le proposte e le lotte dei precari/disoccupati dello Slai cobas per il sindacato di classe permetterebbero di migliorare la situazione e di far avanzare, lavoro, diritti, ambiente in città,
ma alle lotte si risponde con l'arroccarsi dentro il Palazzo del potere e degli affari in cui cambiano i nomi ma non la sostanza e il reagire alle lotte con la l'arroganza, il silenzio e la repressione, per cui in città siamo al bel risultato:
Margherita Calderazzi agli arresti domiciliari per la lotta per il lavoro
e alcune egrege signore a far gli assessori - Niente di personale per carità...

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"Ecosistema Urbano" è il Rapporto annuale di Legambiente sulle performance ambientali delle città italiane, redatto con la collaborazione di Ambiente Italia e de Il Sole 24 ore




Con un indice complessivo del  44,14%, di poco inferiore a quello dello scorso anno (era il 45,10%), Taranto si classifica all’82° posto in Ecosistema Urbano, il Rapporto annuale di Legambiente sulle performance ambientali delle città italiane, redatto con la collaborazione di Ambiente Italia e de Il Sole 24 ore,  che vede le prime sei città in classifica Mantova, Parma, Bolzano, Trento, Cosenza, Pordenone, presentare indici superiori al 70%.
Per Lunetta Franco, presidente di Legambiente Taranto: “Raccolta differenziata porta a porta dei
rifiuti, realizzazione di una rete di Percorsi Ciclabili e di Velostazioni, Incremento massiccio del Verde pubblico urbano, Estensione significativa delle Isole pedonali, sono gli obiettivi che vanno perseguiti con tenacia e costanza nei prossimi anni per migliorare la performance ambientale di Taranto.”
“Sono infatti concentrati su questi temi i punti dolenti del Rapporto di quest’anno che vede ancora  il Comune di Taranto non fornire una serie di dati, compresi alcuni relativi al trasporto pubblico di facile reperimento e che avrebbero contribuito a migliorare la posizione in classifica” aggiunge la presidente di Legambiente Taranto, che continua ” Certo, siamo  preoccupati per le conseguenze connesse ad un incremento della produzione di acciaio da ciclo integrale dell’Ilva,  che  quest’anno è rimasta abbontamente al di sotto dei 6 milioni di tonnellate, considerato che la qualità dell’aria tarantina va considerata insoddisfacente se si assume quale parametro i valori guida dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, e che il dato delle Pm10 va letto alla luce della maggiore patogenicità delle polveri tarantine  – riscontrata in diverse indagini epidemiologiche – causata dalla presenza di inquinanti di origine industriale”.
Vediamo i singoli dati tarantini , rapportati a quelli delle città prime nelle rispettive classifiche:
– no2 concentrazione media in ug/mc: 45° posto con un dato di 27 (Enna prima con 4,2)
– ozono n. giorni di superamento della media mobile sulle 8 ore di 120 ug/mc: 35° posto con un dato di 28 (Caltanissetta prima con 0)
– PM 10 concentrazione media in ug/mc: : 24° posto con un dato di 20  (Enna prima con 14,3)
– PM 2,5 – media anno: 13° posto con un dato di 11 (Sassari prima con 6)
– solare pubblico (kw/ab): 104° posto con un dato di 0 (Padova prima con 30,8)
– consumi_idrici_domestici [l/ab giorno]: 24° posto con un dato di 129,4 (Crotone prima con 86,5)
– dispersione (erogata/immessa): 79° posto con un dato di  47,4% (Pordenone prima con 11,1%)
– efficienza depurazione (% ISTAT 2016): 80° posto con un dato  di 87% (Aosta prima con 100%)
– rifiuti pro capite (kg/ab): 60° posto con un dato di 524 (Nuoro prima con 358)
– raccolta differenziata: 94° posto con un dato di 17,2% (Pordenone prima con 84,7%)
– % abitanti serviti da raccolta domiciliare:  dati non disponibili (Como prima con 100%)
– passeggeri Trasporto Pubblico (pass/ab).  dati non disponibili (Brescia, prima città media, 206)
– percorrenza Trasporo Pubblico (km-vettura/ab):  dati non disponibili (Cagliari, prima città media 57)
– auto (auto/100ab ACI 2017): 10° posto con un dato di 55 (Venezia prima con 43)
– moto /100 ab ACI 2017: 8° posto con un dato di 8 (Foggia prima con 5)
–  infrastrutturazione per ciclabilità (m eq/100ab): 89° posto con 0,44 (Reggio Emilia prima con 40,91)
– piste_ciclabili_totali KM: dati non disponibili (Bologna 282,7)
– isole pedonali (mq/ab): 86° posto con un dato di 0,10 (Venezia prima con 4.68)
– verde totale (mq/ab): 100° posto con un dato di 6,5 (Matera prima con 990,5)
– alberi (alberi/100 abitanti): 66° posto con un dato di 8 (Modena prima con 108)
– uso suolo efficiente (consumo suolo/residenti): 45° posto con un dato di 6,75 (Genova prima con 10)
Inoltre, per gli incidenti stradali:
– morti/10000 ab – Fonte ACI-Istat 2017: il dato è 0,30 (Aosta 0 )
– feriti ab 10000 – Fonte ACI Istat 2017: il dato è 37,7 (Benevento 26,6)
Ci auguriamo che per gennaio 2019 la raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti urbani parta effettivamente e che l’attuazione del Piano della Mobilità Sostenibile dia priorità all’allargamento delle isole pedonali di Borgo e Città Vecchia ed alla realizzazione di due assi di attraversamento ciclabile di Taranto ” conclude Lunetta Franco “Sono misure che – come la Foresta urbana e l’uso del solare negli edifici pubblici – sosteniamo da tempo e che crediamo siano ampiamente mature, così come la predisposizione di una rete di rastrelliere custodite per biciclette nelle scuole e la piantumazione in viali e piazze di tanti nuovi alberi. Attuarle significa cambiare davvero, in meglio, la vita dei cittadini di Taranto”.
Al link di seguito è possibile scaricare il report integrale.
Ecosistema_Urbano_2018