Si è tenuto a Taranto
il coordinamento nazionale dello Slai cobas per il sindacato di classe.
Esso nella una prima
parte ha dedicato il suo tempo alla questione dell'Ilva e al recente accordo,
considerandolo come una questione di rilievo nazionale per tutti gli operai e le
masse proletarie in questo paese, sia perchè esso mostra la natura dei padroni e
del nuovo governo, sia perchè mostra come questi vogliono perseguire sui posti
di lavoro una politica di riduzione dell'occupazione e di più sfruttamento e sul
territorio una politica di attacco alla salute e di continuità della
devastazione ambientale, in un quadro generale caratterizzato dalla crisi
economica, dalla acuta guerra commerciale tra i padroni e le potenze
imperialiste di tutto il mondo.
Il coordinamento
nazionale ha ribadito che all'Ilva daremo battaglia fino all'ultimo e che lo
Slai cobas sc rappresenta i reali interessi di classe degli operai in questa
fabbrica, in una fase in cui anche i sindacati di base si dimostrano o ruota di
scorta del sindacalismo collaborazionista o ruota di scorta dell'ambientalismo
antioperaio che considera rinnega l'analisi di classe che nocivo è il capitale e
non la fabbrica e che solo la classe operaia autorganizzata può essere il centro
dell'unità delle masse popolari contro i padroni che sfruttano e uccidono in
fabbrica esul territorio.
Il coordinamento
nazionale ha approvato il piano che prevede tre fasi di questa azione all'Ilva e
ha
assunto la decisione di portare questa battaglia e questa esperienza in tutte le fabbriche e in tutto il movimento sindacale nel nostro paese.
assunto la decisione di portare questa battaglia e questa esperienza in tutte le fabbriche e in tutto il movimento sindacale nel nostro paese.
All'interno di questa
battaglia vi è il maxi processo contro Riva e i suoi complici che si tiene a
Taranto, in cui lo Slai cobas sc lavora per contrastare l'azione dello Stato e
della difesa degli imputati di negare giustizia e risarcimento agli operai e
alla popolazione “inquinata”, e per farne uno strumento generale di denuncia e
critica documentata di come le fabbriche in mano ai capitalisti operano
quotidianamente per mettere a rischio la vita degli operai e delle masse
popolari e per colpire chi in fabbrica a questo si oppone.
Un nuovo convegno e
una manifestazione che servano anche al rilancio della Rete nazionale per la
sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro e territorio, saranno organizzati
nella prima metà del prossimo anno.
Nella seconda parte
della riunione si sono ascoltate e trattate i rapporti delle altre realtà dello
Slai cobas sc, e in particolare la lotta in corso a Bergamo alla
Montello,l'azione nelle fabbriche e nel settore della logistica, la lotta in
corso delle lavoratrici delle cooperative a Palermo e i piani in questa città
per radicare la presenza dello Slai cobas sc nelle realtà operaie, Cantieri
navali, Termini Imerese, fabbriche siciliane.
Nelle relazioni
generali si è approfondita l'analisi dell'attuale fase del movimento sindacale
di classe nel nostro paese, le dinamiche in corso nella Cgil e nella Fiom che
vanno in direzione di un maggior asservimento di questo sindacato ai piani dei
padroni e del nuovo governo; la progressiva omologazione dell'Usb al
sindacalismo confederale che ne fa una sorta di 4° gamba della conciliazione di
classe e del legame tra sindacato e governo, in questo caso il governo guidato
dai 5stelle con Salvini; la necessità di rilanciare la battaglia per l'unità del
sindacalismo di classe attraverso le lotte e la lotta tra le due
linee.
L'ultima parte della
riunione ha trattato dell'azione dello Slai cobas sc contro il razzismo e per
l'autorganizzazione dei migranti, per l'estensione dell'internazionalismo al
servizio non solo dell'unità dei proletari di tutti i paesi, ma, quello che è
determinante oggi, è l'unità dei paesi imperialisti e dei popoli oppressi di
tutto il mondo.
Lo Slai cobas sc sta
lavorando alla formazione marxista degli operai, al bilancio delle esperienze
avanzate, nel gruppo Fiat come nella Logistica, per produrre materiali teorici e
analitici necessari alla battaglia di classe in questi settori.
Un coordinamento
nazionale ricco e importante, adeguato alla nuova fase che chiama innanzitutto
lo Slai cobas e i suoi attivisti a fare un salto di qualità nell'organizzazione,
nella crescita politica e sindacale, nell'assunzione di responsabilità che
permettano di dare gambe al coraggioso e ambizioso programma di
azione.
COORDINAMENTO
NAZIONALE SLAI COBAS per il sindacato di classe
27 ottobre 2018
Nessun commento:
Posta un commento