mercoledì 24 ottobre 2018

Processo Ilva - Aspettiamo di passare "dalla difesa all'attacco"

Ci vuole ancora tempo perchè il processo passi dalla difesa all'offesa, ed entrino finalmente in campo le parti civili, gli operai Ilva, lavoratori cimiteriali, abitanti dei Tamburi, ecc.
Affinchè, come noi abbiamo sempre voluto, si possa trasformare il processo in contestazione “da sinistra” (rispetto alla contestazione permanente “da destra) del processo stesso.

Ricordiamo che lo Slai cobas in questi mesi ha fatto due esposti importanti che si devono trasformare in inchiesta o in denuncia di mancata inchiesta.
Uno riguarda la denuncia verso Vico Ludovico, deputato del PD, ammittente in sede di processo di ricevere contributi da parte di Riva (in particolare 49mila euro nelle elezioni del 2006); si tratta di un ex segretario generale della Cgil, pezzo grosso del Pd renziano.
L'altro esposto è contro l'immunità penale e ha lo scopo di portare questa battaglia anche in Cassazione.

In 105 udienze celebrate finora dinanzi alla Corte d’Assise, senza considerare quella della falsa partenza del dicembre 2015, sono stati esaminati circa un centinaio di testimoni da pubblici ministeri, avvocati delle parti civili e degli imputati. La lunga lista dei testi dell’accusa, molti dei quali citati da altre parti processuali, non è ancora esaurita. Con l’interrogatorio fiume dell’ingegnere Barbara Valenzano, uno dei custodi quattro giudiziari nominati dal gip Patrizia Todisco dopo il sequestro dell’area a caldo, l’esame dei testimoni è entrato in una fase molto tecnica, ma interessante, relativa alla gestione dello stabilimento, come dimostra la presenza in aula dei direttori dello stabilimento finiti sul banco degli imputati. L’esame va avanti da cinque udienze e dovrebbe concludersi questa settimana. Dopo saranno chiamati a deporre gli altri due custodi, Emanuela Laterza e Claudio Lofrumento.

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