L'ok della Procura di Taranto che ha sequestrato l'area ha permesso l'ingresso degli operatori che porteranno via le erbacce
Il progetto per la MiSE (messa in sicurezza d’emergenza) dell’area adiacente i due plessi scolastici del rione Tamburi ‘Deledda’ e ‘De Carolis’, le così dette ‘collinette ecologiche‘, è entrato nella sua fase operativa. Dopo la riunione dello scorso 9 luglio in Comune, quando i Commissari Straordinari dell’Ilva il AS presentarono il progetto alla presenza del sindaco Rinaldo Melucci, dei tecnici ISPRA, ARPA Puglia, ASL di Taranto, sono infatti arrivati i pareri positivi e quindi il via libera degli enti preposti, che avevano il compito di valutarlo e approvarlo. L’ultimo,
fondamentale passaggio, è avvenuto negli ultimi giorni, ovvero con l’ok al progetto da parte della Procura di Taranto, visto l’area delle collinette dallo scorso febbraio è sotto sequestro giudiziario, che ha dato l’ok definitivo alle operazioni. Il che significa autorizzare l’ingresso nell’area di competenza dell’Ilva in AS.
Il progetto presentato lo scorso 9 luglio ed approvato in via definitiva, come riportammo giorni addietro, prevede come prima operazione la liberazione dell’area da cespugli ed erbacce varie. Dopo di che si passerà alla copertura del terreno con un tessuto biodegradabile al cocco che nel corso del tempo sarà assorbito dalla terra. Saranno invece salvati gli arbusti presenti attraverso un piano di manutenzione del verde per far crescere ulteriore vegetazione. Inoltre sarà mantenuta attiva e presente la stazione mobile di ARPA Puglia per monitorare costantemente la qualità dell’aria e i parametri degli inquinanti monitorati dalla centralina e soggetti al decreto 155/2010 (che come abbiamo riportato in queste settimane pubblicando tutte le relazioni di ARPA Puglia, gli esiti delle analisi sul Pm10, altri inquinanti e metalli hanno dato esiti più che soddisfacenti).
Soltanto in un secondo momento, si passerà alla caratterizzazione dei terreni, all’analisi sito-specifica dell’area con i carotaggi previsti da ARPA e alla bonifica dell’area. Queste operazioni potranno però avvenire con più calma e in concomitanza con lo svolgimento dell’anno scolastico ma solo e soltanto dopo la messa in sicurezza dell’area. Che secondo gli enti preposti, lavorando alacramente in questi due mesi, potrebbe essere realizzata entro settembre la prima metà di settembre, così da permettere agli alunni delle scuole “Deledda” e “De Carolis” di iniziare regolarmente e nei loro istituti il nuovo anno scolastico, che partirà il prossimo 16 settembre. L’obiettivo infatti è proprio quello di evitare lo spolverio degli inquinanti presente nel terreno delle collinette verso le adiacenti strutture scolastiche. Per sempre, non per qualche settimana o per qualche mese.
La celerità con cui hanno operato tutti gli enti coinvolti, ha quanto meno dimostrato la volontà dell’amministrazione comunale di operare in tempo e al meglio, con la fondamentale collaborazione della ASL di Taranto e dei tecnici di ISPRA ed ARPA Puglia e dei Commissari strarordinari di Ilva in AS, per riportare quanto prima alla ‘normalità‘ la situazione delle due scuole del rione Tamburi. Nella speranza di terminare in tempo per settembre, con l’inizio dell’anno scolastico, onde evitare che i due plessi scolastici si svuotino, visto che molti genitori dei 700 alunni hanno già chiesto il nulla osta per portare i figli in altri istituti della città.
fondamentale passaggio, è avvenuto negli ultimi giorni, ovvero con l’ok al progetto da parte della Procura di Taranto, visto l’area delle collinette dallo scorso febbraio è sotto sequestro giudiziario, che ha dato l’ok definitivo alle operazioni. Il che significa autorizzare l’ingresso nell’area di competenza dell’Ilva in AS.
Il progetto presentato lo scorso 9 luglio ed approvato in via definitiva, come riportammo giorni addietro, prevede come prima operazione la liberazione dell’area da cespugli ed erbacce varie. Dopo di che si passerà alla copertura del terreno con un tessuto biodegradabile al cocco che nel corso del tempo sarà assorbito dalla terra. Saranno invece salvati gli arbusti presenti attraverso un piano di manutenzione del verde per far crescere ulteriore vegetazione. Inoltre sarà mantenuta attiva e presente la stazione mobile di ARPA Puglia per monitorare costantemente la qualità dell’aria e i parametri degli inquinanti monitorati dalla centralina e soggetti al decreto 155/2010 (che come abbiamo riportato in queste settimane pubblicando tutte le relazioni di ARPA Puglia, gli esiti delle analisi sul Pm10, altri inquinanti e metalli hanno dato esiti più che soddisfacenti).
Soltanto in un secondo momento, si passerà alla caratterizzazione dei terreni, all’analisi sito-specifica dell’area con i carotaggi previsti da ARPA e alla bonifica dell’area. Queste operazioni potranno però avvenire con più calma e in concomitanza con lo svolgimento dell’anno scolastico ma solo e soltanto dopo la messa in sicurezza dell’area. Che secondo gli enti preposti, lavorando alacramente in questi due mesi, potrebbe essere realizzata entro settembre la prima metà di settembre, così da permettere agli alunni delle scuole “Deledda” e “De Carolis” di iniziare regolarmente e nei loro istituti il nuovo anno scolastico, che partirà il prossimo 16 settembre. L’obiettivo infatti è proprio quello di evitare lo spolverio degli inquinanti presente nel terreno delle collinette verso le adiacenti strutture scolastiche. Per sempre, non per qualche settimana o per qualche mese.
La celerità con cui hanno operato tutti gli enti coinvolti, ha quanto meno dimostrato la volontà dell’amministrazione comunale di operare in tempo e al meglio, con la fondamentale collaborazione della ASL di Taranto e dei tecnici di ISPRA ed ARPA Puglia e dei Commissari strarordinari di Ilva in AS, per riportare quanto prima alla ‘normalità‘ la situazione delle due scuole del rione Tamburi. Nella speranza di terminare in tempo per settembre, con l’inizio dell’anno scolastico, onde evitare che i due plessi scolastici si svuotino, visto che molti genitori dei 700 alunni hanno già chiesto il nulla osta per portare i figli in altri istituti della città.
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