venerdì 5 luglio 2019

Info - Vertice Mittal-Di Maio: arriva nuova norma sull'immunità penale?

Nonostante il silenzio delle parti, pare sempre più probabile un intervento ad hoc del governo con un perimetro di tutele più stringente

Da Corriere di Taranto
Si è tenuto nella sede del ministero del Lavoro, e non come inizialmente previsto nella sede del ministero dello Sviluppo economico, l’incontro tra il vicepremier Luigi Di Maio e i vertici di ArcelorMittal. Al momento né la multinazionale nè il vicepremier hanno rilascitato dichiarazioni uscendo dal vertice, svoltosi all’insegna di una stretta riservatezza. Il colloquio tra le parti è durato di poco più di un’ora.
All’incontro hanno partecipato Luigi di Maio, vicepremier e ministro dello Sviluppo Economico, e i vertici di ArcelorMittal rappresentati da Geert Van Poelvoorde, Ceo di ArcelorMittal Flat Products Europe, l’ad di ArcelorMittal Italia Matthieu Jehl e il responsabile delle relazioni istituzionali Samuele Pasi.
Voci sempre più insistenti parlando di una possibile intesa di massima per il varo di un nuovo provvedimento da parte del Governo, che avrebbe un perimetro di tutele inferiore al precedente, ma che riuscirebbe a fornire alla multinazionale quel minimo di certezze necessarie richieste per proseguire e terminare con il piano di risanamento del sito di Taranto previsto dal Piano Ambientale.
(leggi il nostro articolo https://www.corriereditaranto.it/2019/06/25/ex-ilva-limmunita-resta-decadra-nel-tempo/)
Un concetto ribadito, anche se in maniera diversa, anche dal ministero per il Sud Barbara Lezzi. “Sono sicura che il ministro di Maio ha discusso con gli amministratori circa la questione dell’immunità. Se ArcelorMittal continua a seguire l’Autorizzazione Ambientale Integrata, se segue il Piano Ambientale, non ha assolutamente nulla da temere. Se Arcelor intende proseguire quell’accordo che ha sottoscritto responsabilmente, è tutelata e non ha nessun tipo di problema. Io mi auguro che anche l’azienda voglia portare a termine quell’accordo che è stato siglato a settembre” ha dichiarato a Sky Tg24 il ministro che nei giorni scorsi aveva già parlato di come il Dl Crescita avesse mitigato e non cancellato la norma del 2015 sull’immunità penale.

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