pubblicato il 10 Luglio 2019, 20:29
E’ stato ritrovato senza vita dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco, il corpo del lavoratore precipitato in mare con la gru nella quale stava lavorando questa sera, al momento del violentissimo nubifragio che ha colpito la città di Taranto. Si tratta di Cosimo Massaro, di 31 anni.
A quanto si apprende, secondo le prime ricostruzioni, una fortissima raffica di vento avrebbe provocato lo scontro tra due gru in movimento, la ‘DM 5’ e la ‘DM 8’: dopo l’urto, la prima è finita in mare portandosi dietro la cabina in cui c’era il gruista, mentre l’altra è precipitata sulla banchina. il pm Bruschi, incaricato dell’indagine, ha disposto il sequestro di tutta l’areaL’operaio
disperso, a quanto si è appreso, si trovava nell’abitacolo della gru
sul quarto sporgente dello stabilimento nel’area portuale ed era da
solo.
Il caso ha voluto che si trattasse della stessa gru in cui morì l’operaio Francesco Zaccaria nel novembre del 2012. Soltanto che a differenza di quel drammatico episodio in cui a cadere in mare fu solo la cabina, questa volta a precipitare nel tratto di mare antistante è stata l’intera struttura.
Poco più di un anno fa, nel maggio 2018, sullo stesso sporgente si verificò un altro incidente mortale. A perdere la vita in quella circostanza fu Angelo Fuggiano, dipendente di una ditta dell’appalto. Insieme ad alcuni colleghi, stava sostituendo la fune ad una gru ferma per manutenzione quando la carrucola che stava utilizzando si è staccò dall’alloggiamento – colpendo con violenza il 28enne alla spalla. Vani i soccorsi, pure immediati: l’operato morì poco dopo.
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