martedì 2 luglio 2019

Contro la cassa integrazione sciopero il 4 luglio dei sindacati confederali - Lo Slai cobas aveva proposto lo sciopero sin dal 1 luglio

“In data odierna c’è stato un incontro tra le organizzazioni sindacali e Arcelor Mittal per discutere nuovamente dell’apertura della procedura di Cigo. Nonostante i vari incontri, ancora ad oggi, l’azienda ha mostrato una totale chiusura sulle richieste avanzate dai sindacati” si legge nella nota congiunta di Fiom, Fim, Uilm e Ugl.
Nello specifico Fim, Fiom, Uilm e Ugl hanno chiesto uno slittamento dell’avvio della procedura della cassa integrazione, in attesa dell’incontro ministeriale previsto con le organizzazioni sindacali il prossimo 9 luglio, provando ad entrare nel merito sull’ integrazione salariale, rotazione del personale e gestione delle ferie programmate – si legge ancora nella nota -. Tale richieste si rendevano necessarie per arrivare ad un confronto con il ministro Luigi Di Maio ed affrontare anche la complessità della vertenza ex Ilva e di quanto sta emergendo in queste settimane. Arcelor Mittal ha deciso di fatto di voler proseguire unilateralmente, con l’avvio della procedura di Cigo, assumendosi una responsabilità che peserà nei rapporti futuri con i lavoratori e le loro rappresentanze“.
Am Italia ha già comunicato il suo piano da 13 settimane a partire da oggi e con un numero massimo di 1.395 dipendenti per giornata lavorativa così ripartiti: 1.011 operai, 106 intermedi, 278 tra impiegati e quadri. Come dichiarato nella nota ufficiale inviata ai sindacati, riguarderà nel dettaglio 564 addetti dell’Area Primary, 707 dell’Area Finishing, 124 dell’Area Others.

Le scriventi organizzazioni sindacali, pertanto, proclamano 8 ore di sciopero su tre turni per la giornata del 4 luglio e inoltre percorreranno tutte le strade possibili, anche attraverso il ricorso agli enti competenti, per impedire l’utilizzo da parte di Arcelor Mittal della stessa cassa integrazione” concludono le organizzazioni sindacali.

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