martedì 2 luglio 2019

Ieri sera "Con Carola" nei quartieri, al centro città, al porto

Ieri sera una squadra di compagni di proletari comunisti con un pulmino itinerante e sit-in ha portato al Porto, in due quartieri e al centro città - via Di Palma - con striscioni: "Liberare Carola - Incriminare Salvini" ed altri, affissione di locandine, ma soprattuto con interventi, discussioni "spesso animate", la necessaria controinformazione alla vergognosa, squallida e falsa campagna stampa, televisiva, on line fatta da Salvini, leghisti/e vari, come dalla Melloni, lo stesso ingannapopolo Di Maio, ecc.; contrapponendo a questo odio razzista che viene vomitato tra la gente, la realtà semplice dei fatti e delle norme della nostra Costituzione e del Diritto internazionale che Carola ha rispettato e attuato salvando 40 vite umane, mentre Salvini, Toninelli, l'intero governo le hanno violate.

Certo non è stata facile questa azione - a volte anche noi ieri sera abbiamo ricevute insulti, grida, discorsi razzisti e "di pancia" fatti da alcune persone durante il nostro giro e interventi al megafono. Ma questo dimostra solo quanto sia necessario oggi portare la denuncia, la verità dei fatti, la spiegazione, anche là dove non arrivano l’antirazzismo e le associazioni, dove è difficile e contrastato il rapporto con settori proletari, sottoproletari, disagiati.

Nello stesso tempo abbiamo ricevuto, soprattutto da giovani, da lavoratori precari, appoggio, sostegno, plauso, incoraggiamento per la nostra iniziativa. A questi abbiamo detto che chiunque oggi deve fare qualcosa

Abbiamo inoltre, per noi che stiamo a Taranto in piena vicenda Ilva/ArcelorMittal, denunciato che Salvini che vuole far morire i migranti lasciandoli in mare o sotto le torture dei lager libici, che vuole imprigionare Carola, è lo stesso che sta con i padroni di ArcelorMittal, che vuole dare a questi l'immunità penale, per concedere mano libera per inquinare, attaccare la salute e la vita degli operai e degli abitanti di taranto, per cacciare fuori dalla fabbrica migliaia e migliaia di operai e sfruttare chi resta.

Il blog tarantocontro ha avviato una raccolta di firme on line che chiede la liberazione di Carola: basta inviare nome e cognome a tarantocontro@gmail.com.
 
Cartelli al porto di Taranto
Salvini che attacca volgarmente Carola è lo stesso che vuole concedere mano libera ad ArcelorMittal per inquinare e buttare fuori dalla fabbrica gli operai































































































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