lunedì 1 luglio 2019

TUTTI PADRONI, SINDACATI, SALVINI, CON ARCELORMITTAL sull'immunità penale

E SCENDE IN CAMPO PER AM ANCHE MODI, CAPO DEL GOVERNO FASCISTA INDIANO

I sindacati confederali sono in prima fila a sostenere le ragioni di AM sull'immunitò penale, facendo, in particolare Uilm e Fim, del "terrorismo", quando sanno benissimo che non è certo ArcelorMittal che può chiudere la fabbrica, dato che ora ne è solo affittuario.
I padroni, con i loro presidenti Federmeccanica e Confindustria sono tutti scesi a Taranto per sostenere i padroni indiani e fanno ora anch'essi dell'allarmismo: se chiude Mittal chiudono tante fabbriche, migliaia di lavoratori licenziati, ecc. ecc. 
Salvini si è schierato con Mittal e preme per rivedere la norma.

In realtà questo dimostra che far passare l'immunità penale, non vuol dire solo dare "mano libera" a Mittal per non attuare una reale bonifica, ambientalizzazione (Mittal l'ha fatto capire: più di un miliardo per questi lavori è troppo, non ci sta), ma accettare i continui ricatti dei nuovi padroni, a partire dalla nuova cassintegrazione permanente, alla nessuna riassunzione degli operai Ilva As in cigs, ora al controllo degli operai con i microchip...

La giustificazione di Mittal è falsa: chiunque si prende una "casa" sa bene di prenderla così com'è, anche con lavori da fare, per cui ciò che succede da quel momento in poi nel fare i lavori è responsabilità di coloro che li eseguono oggi, non ci si può parare dietro il fatto che quei problemi già c'erano.

Precisiamo poi. Il decreto e Di Maio non hanno affatto abolito l'immunità penale - come sarebbe stato giusto - ma hanno unicamente riscritto la norma, l'immunità è stata circoscritta al Piano Ambientale e sarà applicata impianto per impianto, ancorandosi ai tempi previsti dall’Aia per la messa a norma delle singole aree, quindi l'immunità decadrà nel tempo, come ha subito assicurato Di Maio ai padroni. Il nuovo iter parità dal 7 settembre, come specificato nel decreto. Questo è il motivo per il quale il vicepremier Di Maio afferma che scadrà il 6 settembre. Ma a cadere non sarà l’intera norma, ma soltanto una parte di quella del 2015.
E' stata, infatti, eliminata solo l'immunità penale per le altre norme a tutela dell’ambiente, della salute e dell’incolumita’ pubblica - mentre resta per gli interventi dell'Aia. Ma rivendicarla per quelle norme a tutela ambiente, ecc., è di fatto un'esplicita dichiarazione di pretendere la libertà di inquinare, di violare norme a tutela della salute e di far ammalare, di uccidere dentro e fuori la fabbrica.

Ora nel sostegno a Mittal si mobilita addirittura anche il capo del governo fascista Indù, Modi.
Al G20 di Osaka il primo ministro Modi ha perorato la causa della multinazionale indiana dell'acciaio nell'incontro con il presidente del consiglio italiano e ha parlato anche di un possibile viaggio in Italia in questa estate.
Modi - per capirci - è colui che manda l'esercito per sgomberare, attraverso massacri delle popolazioni che vi si oppongono, violenze, stupri di donne, le zone in cui si devono insediare le grandi multinazionali - come Mittal.

Abbiamo un ricco e documentato dossier su questa politica. 

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