domenica 7 settembre 2014

Lecce: Casapound asserragliata in campagna, gli antifascisti si prendono la città

Mentre i fascisti ascoltavano ossequiosi il razzista Borghezio, eurodeputato legaiolo, e i doppiopettisti Poli Bortone, ex sindaca, e Congedo, consigliere regionale Forza Italia, gli antifascisti confluiti a Lecce da tutta la regione hanno sfidato divieti e minacce delle forze dell’ordine, sfilando in corteo per le vie di tutta Lecce.
Solo la protezione un massiccio dispiegamento di forze di polizia, che ha blindato e militarizzato l’intera area di Surbo, paesino alle porte di Lecce, sede del raduno fascista, ha garantito a Casapound di tenere la loro triste cerimonia.
Ma i divieti e minacce dei fascisti in divisa blu non hanno potuto impedire che la rabbia degli antifascisti tuonasse per tutta Lecce.
Come già giovedì notte l’antifascismo militante aveva messo in fuga i fasci calati in città per una bevuta, il corteo combattivo, determinato e scoppiettante di un migliaio di compagni che hanno sfilato per il centro, senza rispettare i divieti posti alla vigilia, hanno ribadito che a Lecce come ovunque il solo spazio consentito ai fascisti è quello che la tutela della mano armata dello Stato gli assicura.
Tutta la Lecce in strada il sabato pomeriggio ha potuto ascoltare, tra un tuono e l’altro, lo slogan “Siamo tutti antifascisti” e gli altri in solidarietà con tutti i compagni che questo Stato incarcera e incrimina per aver lottato per il lavoro, la casa, la difesa dei territori, mentre foraggia e protegge i fascisti amici delle istituzioni e garantisce impunità alla violenza assassina degli sbirri.

Una delegazione di compagni del circolo di proletari comunisti di Taranto ha partecipato alla manifestazione.

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