Che un sindacato, anche di base, incontri e chieda interventi alle controparti: azienda, governo, Istituzioni, ecc. è normale, sta nella dinamica della lotta sindacale, che nello strappare risultati migliori per difendere la condizione degli operai usa - deve usare - la lotta come aspetto centrale e fondamentale ma anche gli incontri. Ma lotta e incontri, sia pure su terreni diversi, non possono essere in contrasto.
Quindi che l'Usb abbia incontrato Letta a Bari è normale; ciò che non diventa più normale sono le esagerate dichiarazioni di ringraziamento di Rizzo al "prefetto, al questore, al vicequestore di Bari" - che hanno fatto, come si dice, metà del loro dovere, per tutte le volte che invece sono stati un "muro di gomma" di fronte ai gravi problemi dei lavoratori o, i questori, che hanno mandato la polizia contro le lotte a dare un messaggio repressivo alla massa degli operai.
Ciò che va oltre ed è decisamanete in contrasto con le denunce contro l'azione del governo che fa decreti dopo decreti salva-Riva, è lo spropositato apprezzamento, sempre di Rizzo, e i toni di fiducia espressi verso Letta: "Il presidente del Consiglio ha compreso e condiviso le nostre preoccupazioni: la fabbrica va risanata e ambientalizzata e bisogna fare piazza pulita di tutto ciò, che in termini materiali e umani, rappresenta la vecchia gestione.... e anche sulla figura di Bondi, già amministratore delegato di Riva. abbiamo chiesto al primo ministro di riflettere".
Ma Letta è sempre quello che sta permettendo a Riva/Bondi di fregarsene dei tempi della stessa Aia, che comunque è assolutamente insufficiente a "risanare e ambientalizzare" la fabbrica; il governo Letta è quello che ha fatto pochi giorni fa il terzo decreto sulle discariche e non si sogna di fare mezzo decreto per tutelare gli operai; il governo Letta è quello che ha nominato Bondi non per salvaguardare messa a norma e lavoro ma come esperto ristrutturatore/tagliatore di organici - Letta avrà espresso comprensione per il licenziamento di Marco Zanframundo, ma con Bondi si prepara a licenziare migliaia di operai all'Ilva di Taranto per riconsegnare "risanata" la fabbrica ai padroni.
QUESTO UN SINDACATO DI BASE, ANCHE QUANDO DEVE FARE GLI INCONTRI, NON PUO' DIMENTICARLO, O FARE LA GRANDE DENUNCIA NEI VOLANTINI E IL DIPLOMATICO NEGLI INCONTRI.
L'incontro non è altra cosa della lotta, e il governo, come l'azienda, come i rappresentanti delle istituzioni, restano una controparte.
(D'altra parte Rizzo e gli operai del Mof dovrebbero ricordarsi e avere esperienza di come il giorno dopo possano venir meno gli impegni di certi personaggi - vedi Vendola sull'accordo sul Mof).
Bari – sabato, 14 settembre 2013
Quindi che l'Usb abbia incontrato Letta a Bari è normale; ciò che non diventa più normale sono le esagerate dichiarazioni di ringraziamento di Rizzo al "prefetto, al questore, al vicequestore di Bari" - che hanno fatto, come si dice, metà del loro dovere, per tutte le volte che invece sono stati un "muro di gomma" di fronte ai gravi problemi dei lavoratori o, i questori, che hanno mandato la polizia contro le lotte a dare un messaggio repressivo alla massa degli operai.
Ciò che va oltre ed è decisamanete in contrasto con le denunce contro l'azione del governo che fa decreti dopo decreti salva-Riva, è lo spropositato apprezzamento, sempre di Rizzo, e i toni di fiducia espressi verso Letta: "Il presidente del Consiglio ha compreso e condiviso le nostre preoccupazioni: la fabbrica va risanata e ambientalizzata e bisogna fare piazza pulita di tutto ciò, che in termini materiali e umani, rappresenta la vecchia gestione.... e anche sulla figura di Bondi, già amministratore delegato di Riva. abbiamo chiesto al primo ministro di riflettere".
Ma Letta è sempre quello che sta permettendo a Riva/Bondi di fregarsene dei tempi della stessa Aia, che comunque è assolutamente insufficiente a "risanare e ambientalizzare" la fabbrica; il governo Letta è quello che ha fatto pochi giorni fa il terzo decreto sulle discariche e non si sogna di fare mezzo decreto per tutelare gli operai; il governo Letta è quello che ha nominato Bondi non per salvaguardare messa a norma e lavoro ma come esperto ristrutturatore/tagliatore di organici - Letta avrà espresso comprensione per il licenziamento di Marco Zanframundo, ma con Bondi si prepara a licenziare migliaia di operai all'Ilva di Taranto per riconsegnare "risanata" la fabbrica ai padroni.
QUESTO UN SINDACATO DI BASE, ANCHE QUANDO DEVE FARE GLI INCONTRI, NON PUO' DIMENTICARLO, O FARE LA GRANDE DENUNCIA NEI VOLANTINI E IL DIPLOMATICO NEGLI INCONTRI.
L'incontro non è altra cosa della lotta, e il governo, come l'azienda, come i rappresentanti delle istituzioni, restano una controparte.
(D'altra parte Rizzo e gli operai del Mof dovrebbero ricordarsi e avere esperienza di come il giorno dopo possano venir meno gli impegni di certi personaggi - vedi Vendola sull'accordo sul Mof).
ILVA: USB incontra a Bari il Presidente del Consiglio On. Letta
Bari – sabato, 14 settembre 2013
Una Delegazione USB Ilva Taranto e della
Federazione regionale USB Puglia, composta anche da Marco Zanframundo,
licenziato dall’Ilva per la sua attività sindacale in azienda, ha appena
incontrato a Bari il Presidente del Consiglio On. Enrico Letta in
occasione dell’inaugurazione della 77° Fiera del Levante.
Nel corso dell’incontro Francesco Rizzo, a nome dei lavoratori ILVA di Taranto, ha rappresentato al Presidente del Consiglio gli avvenimenti delle ultime settimane che hanno visto l’inasprimento dei rapporti con la Direzione dell’ILVA fino alla drammatica decisione di licenziare un Delegato sindacale USB e l’estromissione dei Lavoratori della Ditta Emmerre.
Questo il prezzo che l’azienda ha voluto far pagare alle denunce, presentate dalla USB, sulla sicurezza, sul rispetto delle regole e, non ultimo, sull’imperversare del cosiddetto “governo ombra dei fiduciari”, oggi inquisiti dalla Magistratura.
Ha espresso, inoltre, la preoccupazione che a Taranto stia passando tra i cittadini ed i lavoratori l’idea che se ti metti contro il “Sistema ILVA” vieni punito!
Il Presidente del Consiglio si è dimostrato sensibile a tale preoccupazione. Infatti l’On. Letta si è impegnato a chiedere al Commissario Bondi rassicurazioni sulle due vicende (quella del licenziamento e della ditta emmerre), nonché sulla questione degli esuberi proclamati da alcune aziende del gruppo Riva.
A seguito dell’incontro ed in attesa di atti concreti, l’Unione Sindacale di Base, vista la volontà manifestata nell’incontro di intervenire sulle questioni sollevate, decide di sospendere lo sciopero in atto.
USB manterrà sempre alta l’attenzione sull’intera vertenza, attraverso ulteriori iniziative di mobilitazione e non rinunciando ad esercitare dentro e fuori la fabbrica il ruolo del sindacato che oggi serve ai lavoratori per riconquistare diritti, dignità, reddito e salute.
Nel corso dell’incontro Francesco Rizzo, a nome dei lavoratori ILVA di Taranto, ha rappresentato al Presidente del Consiglio gli avvenimenti delle ultime settimane che hanno visto l’inasprimento dei rapporti con la Direzione dell’ILVA fino alla drammatica decisione di licenziare un Delegato sindacale USB e l’estromissione dei Lavoratori della Ditta Emmerre.
Questo il prezzo che l’azienda ha voluto far pagare alle denunce, presentate dalla USB, sulla sicurezza, sul rispetto delle regole e, non ultimo, sull’imperversare del cosiddetto “governo ombra dei fiduciari”, oggi inquisiti dalla Magistratura.
Ha espresso, inoltre, la preoccupazione che a Taranto stia passando tra i cittadini ed i lavoratori l’idea che se ti metti contro il “Sistema ILVA” vieni punito!
Il Presidente del Consiglio si è dimostrato sensibile a tale preoccupazione. Infatti l’On. Letta si è impegnato a chiedere al Commissario Bondi rassicurazioni sulle due vicende (quella del licenziamento e della ditta emmerre), nonché sulla questione degli esuberi proclamati da alcune aziende del gruppo Riva.
A seguito dell’incontro ed in attesa di atti concreti, l’Unione Sindacale di Base, vista la volontà manifestata nell’incontro di intervenire sulle questioni sollevate, decide di sospendere lo sciopero in atto.
USB manterrà sempre alta l’attenzione sull’intera vertenza, attraverso ulteriori iniziative di mobilitazione e non rinunciando ad esercitare dentro e fuori la fabbrica il ruolo del sindacato che oggi serve ai lavoratori per riconquistare diritti, dignità, reddito e salute.
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