lunedì 30 settembre 2013

Ecco i motivi dello stato di agitazione dei lavoratori della Pasquinelli

Salve,
con questa lettera vorrei provare a farvi capire come sono fatte le giornate all'interno del sito dove si seleziona l'immondizia o quello che per i nostri amministratori sarebbe la raccolta differenziata. Bene c'è da dire a monte che gli addetti o selezionatori è personale formato ad hoc con corsi di formazione fatti dalla Regione Puglia riguardante la selezione lo smaltimento e la lavorazione dei rifiuti, come ad esempio l'umido. Insomma siamo stati formati per fare la vera raccolta differenziata che ovviamente sia l'Amiu che il Comune non sanno neanche cosa significhi.
Allora la nostra giornata inizia alle 06.00 siamo circa 7/8 operai per turno, il primo turno dura dalle 06.00 alle 12.00 con una pausa a metà turno. Di questi 7 o 8 operai uno rimane fisso giù dall'impianto per caricare il nastro trasportatore che porta la monnezza sopra, dove gli altri operai sono disposti in file da 3 paralleli con al centro questo nastro che porta il suo bel carico di multimateriale. Sì, perchè dovete sapere cari cittadini che fate la selezione a casa vostra che è tutto tempo sprecato perchè quando passa l'addetto al ritiro da parte dell'Amiu, il vostro lavoro diventa inutile perchè viene mischiato a tutto il resto dell'immondizia raccolta che può essere l'umido o scarti di macelleria, oppure nel peggiore dei casi scarti ospedalieri con relative siringhe intrise di sangue vivo o cateteri, ecc..., naturalmente in tutto questo non sono mancati neanche operai che si sono punti con siringhe o tagliati con pezzi di vetro. E sapete perchè?
Perchè le condizioni in cui lavoriamo sono al limite, se non lo abbiamo già superato, della sicurezza perchè nell'insieme cioè nel mettere materialmente le mani in quel lerciume carico di chissà quali e quanti virus e malattie gravi, ci si mette pure il fatto che non funzionano ne gli aspiratori (dovrebbero servire per aspirare i cattivi odori e le polveri sottili), ne i condizionatori per rinfrescare l'ambiente infuocato come quello che abbiamo dovuto sopportare questa estate, vi lascio immaginare...
Il nastro si suddivide così, ci sono 2 addetti, uno di fronte all'altro, che selezionano la plastica o cellophane e cartone i quali aprono tutte le buste di plastica che arrivano sul nastro, quindi "sorpresa a busta chiusa", che quando ti va bene c'è solo carta altrimenti puoi trovarci di tutto (come non ricordare la testa di cavallo). A seguire ci sono altri 2 operai (sempre uno difronte all'altro) addetti alla selezione della carta e che quindi prelevano tutta la carta che passa o almeno quella meno contaminata (voglio ricordare che nella vera raccolta differenziata il materiale non dovrebbe essere contaminato ma completamente pulito), infine altri 2 operai raccolgono le bottiglie di plastica (naturalmente quelle meno contaminate e riciclabili). Arrivati a metà turno facciamo una pausa che sinceramente quando non sei sul nastro a sostenere quei ritmi frenetici di lavoro, passa in un niente.
Sì c'è anche dire che non solo la condizione di lavoro è insostenibile ma anche i ritmi stessi, specialmente quando trovi un capo turno che bada solo alla produzione e poco alla salute e sicurezza sul posto di lavoro. Ci sono momenti della giornata che il nastro viene caricato oltremisura o perchè è stato caricato direttamente con la pala meccanica o semplicemente perchè lo ordina il capoturno che non sa stare proprio senza vedere il nastro bello carico.
Proprio a fronte di questo e visto l'elevato carico di lavoro che viene svolto, noi lavoratori continuiamo ancora oggi nel dire sia all'Amiu che al Comune ed anche alla cooperativa per cui lavoriamo che c'è un URGENTE bisogno di incrementare il personale con gente formata, che sa di cosa si tratta e soprattutto sa cosa e come si fa la raccolta differenziata porta a porta.
Ed è per tutto questo che noi lavoratori abbiamo proclamato lo stato di agitazione, sia perchè vogliamo che la raccolta sia fatta nel vero senso della parola e anche perchè non è giusto da parte di questa amministrazione far pagare la Tares, una tassa pagata dai cittadini per un servizio inesistente o fatta alla meno peggio. Questo stato di agitazione comprende, come anticipato sopra, un urgente incremento del personale perchè il personale attualmente impiegato non è sufficiente e quindi costretto a sostenere ritmi assurdi di lavoro nella selezione del materiale.
Spero con questa lettera di essere stato chiaro nel descrivere la situazione dei lavoratori pasquinelli. Dimenticavo il sito dell'Amiu dove lavoriamo è anche pieno di amianto lasciato così a marcire all'aperto, la cosa strana però è che qualche anno fa le fiamme gialle in un sopralluogo sigillarono il sito e lo misero sotto sequestro, ma stranamente continua a funzionare, incuranti, il Comune l'Amiu e a questo punto anche le fiamme gialle, degli effetti che a lungo termine avrà su tutti gli operai che ci lavorano).
Concludendo credo che come cittadini dovremmo chiedere spiegazioni al sindaco fantasma visto che ha sempre difeso anzi in alcune sue dichiarazioni addirittura elogiava l'operato dell'ormai ex presidente dell'Amiu Gino Pucci (indagato sempre per fatti ne l'Amiu).
Sindaco Stefàno ma tùtt tu l'canùsc? ma com'è? Sarà un caso? Bò....

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