Il circolo di proletari
comunisti di Taranto riprende la sua attività dalla Scuola Quadri
estiva, sviluppando la lotta ideologica
attiva per far crescere e unire le compagne e i compagni, la
formazione teorica da applicare sul campo, l'agitazione e le campagne
politiche contro la guerra imperialista in Siria e l'uso di Taranto
base di guerra, per la cacciata di Berlusconi dal Parlamento, la
caduta del governo Letta e le dimissioni dell'anticostituzionale
Napolitano;
insieme ad iniziative di autofinanziamento e
l'impegno nelle lotte proletarie e sociali verso lo sciopero generale
del 18 ottobre e la manifestazione a ROMA.
Il circolo sollecita e
organizza lo studio sui libri da parte dei compagni verso la
riorganizzazione di gruppi di studio marxisti-leninisti-maoisti
aperti. Non basta però lo studio, bisogna far tesoro dei gruppi di
studio, a partire dall'uso dell'opuscolo che contiene il resoconto
sintesi dei gruppi di studio fatti a Taranto e a Palermo.
I gruppi di studio sono
utili e positivi come disciplina organizzativa del lavoro del
circolo, per superare la fase della sola lotta pratica quotidiana e
di una formazione tutta sindacale; con i gruppi di studio si opera
una selezione e si matura un senso di appartenenza alla lotta
rivoluzionaria per il comunismo.
Il circolo al suo interno
come organismo vivo e in crescita sviluppa la lotta sulle concezioni
presenti tra le compagne e i compagni a Taranto che possano essere
da freno e controproducenti rispetto agli obiettivi del circolo,
sviluppando la critica e l'autocritica.
I compagni del circolo
sono essenzialmente provenienti dalle lotte di disoccupati e precari
e in una certa misura è inevitabile che risentano delle influenze
ideologiche provenienti da questi settori; ci sono inoltre influenze
di correnti esterne presenti in città verso cui bisogna
intensificare la lotta ideologica, teorica, politica e pratica .
Dobbiamo tener presente
che vi sono state delle novità in città – una rappresentata
dall'ingresso sulla scena di nuove tendenze quali USB – Liberi e
pensanti, (questo è anche una cosa positiva perchè permette una
lotta teorico, politico, organizzativa più elevata del passato nella
nostra città che ha sempre vissuto caso mai il danno di una
situazione di assenza di altre forze politiche). Nella lotta e
formazione va tenuto presente l'ingresso dei nuovi strumenti di
comunicazione e il ruolo obiettivamente spesso fuorviante di
facebook. E' sul piano del progetto del partito, delle forme
della lotta politica e sindacale, che dobbiamo risolvere questi
problemi. Siamo agli inizi di un percorso lungo per affrontarlo e
venirne a capo. Un altro aspetto che bisogna correggere è
l'attitudine interna non sempre unitaria, in cui a volte anche
critiche giuste sono riempite di polemica personalista,
controproducenti.
Il circolo di proletari
comunisti organizza e punta ad organizzare avanguardie proletarie; avanguardia significa coscienza più avanzata, capacità di
guidare altri compagni, influenzare e “avere dietro” altri
proletari. Per fare questo ogni presenza del
settarismo è nociva e controproducente.
Sul settarismo abbiamo la
possibilità di intervenire subito con il piano di lavoro politico
del partito e con la possibilità di una verifica pratica, semplice e
lineare.
L'attività del circolo, però, deve puntare decisamente a guardare oltre i compagni esistenti, creare condizioni e sfruttare opportunità per attrarre al circolo nuove energie la cui importanza è chiaramente legata prioritariamente all'azione verso la classe operaia, alla lotta e polemica politica contro le altre tendenze presenti in città e alla ripresa del movimento studentesco.
L'attività del circolo, però, deve puntare decisamente a guardare oltre i compagni esistenti, creare condizioni e sfruttare opportunità per attrarre al circolo nuove energie la cui importanza è chiaramente legata prioritariamente all'azione verso la classe operaia, alla lotta e polemica politica contro le altre tendenze presenti in città e alla ripresa del movimento studentesco.
Circolo proletari
comunisti Taranto
settembre 2013
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