settembre 25, 2013
«Allora, io l’Ilva la sposterei. Ma non più in qua o più in là, non in
Tunisia, in Ucraina o in Groenlandia. La sposterei in alto, la solleverei sopra
le nuvole». Venerdì 26 luglio 2013, alle ore 19.30 si è svolto nel patio
del TaTÀ di Taranto, in via Grazia Deledda, reading e drink con Giuse
Alemanno, autore di “Io e l’Ilva” (Lupo Editore, 2013), per
l’ultimo appuntamento di “Città nascosta“, progetto di turismo
culturale del Crest.
Il mestiere delle parole e il mestiere dell’acciaio si incontrano, si scontrano e si fondono in un “monologo metalmeccanico” scritto e sudato da Alemanno, che nell’Ilva di Taranto lavora dal 2001, alla conferma della sua incisività di narratore. Le sue parole superano, però, gli schemi drammaturgici e si elevano a straordinario esempio controcorrente di ironico, lucido ed emozionante impegno culturale e civile.
L’evento sarà replicato al CRAL del Comune di Milano – in via Bezzecca, 24 – mercoledí 25 settembre alle ore 17.00
Il mestiere delle parole e il mestiere dell’acciaio si incontrano, si scontrano e si fondono in un “monologo metalmeccanico” scritto e sudato da Alemanno, che nell’Ilva di Taranto lavora dal 2001, alla conferma della sua incisività di narratore. Le sue parole superano, però, gli schemi drammaturgici e si elevano a straordinario esempio controcorrente di ironico, lucido ed emozionante impegno culturale e civile.
L’evento sarà replicato al CRAL del Comune di Milano – in via Bezzecca, 24 – mercoledí 25 settembre alle ore 17.00
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