La mobilitazione nella serata di mercoledì 11 settembre si è svolta dal ponte girevole fino all'Ammiragliato - luogo scelto perchè proprio nei giorni precedenti da Taranto erano partite per il Libano vicino alle coste della Siria due navi militari italiane.
Come si vede dalle foto, decine di striscioni sono stati posti lungo tutta la ringhiera, sia come denuncia sia come informazione/controinformazione alla gente della vera natura e interesse in gioco della guerra che si accingono a fare l'imperialismo Usa, potenze europee, e la stessa Italia, smentendo con fatti concreti (navi da Taranto, firma del comunicato congiunto con gli Usa del governo Letta e prossimo viaggio di Letta da Obama), le parole che vanno dicendo.
Si sono fatti vari comizi seguiti con attenzione soprattutto da giovani, donne; in essi si è anche informato e denunciato il ruolo di Taranto in queste guerre imperialiste e le ricadute pesanti di questo sui lavoratori e la popolazione, in termini di: soldi per armi e intervento di guerra e non per lavoro; inquinamento che la presenza della Base navale porta sul territorio; ecc.
Ma in particolare si è fatto appello alla solidarietà e all'unità dei lavoratori, disoccupati e masse popolari con i proletari e le popolazioni siriane e arabe in lotta: noi ci sentiamo fratelli con loro e non certo con coloro che, in Italia, peggiorano il nostro presente e il nostro futuro.
All'iniziativa erano presenti rappresentanti di operai dell'Ilva e sono venuti compagni, del Comitato di quartiere, compagni che in questi giorni stanno occupando un palazzina in città vecchia, compagni di 'Sinistra critica', singole donne, giovani.
Questa mobilitazione continuerà sia perchè i venti di guerra e i preparativi di intervento sono sempre attivi; sia perchè dobbiamo subito dire NO alla prossima installazione degli F35 nella Base aerea di Grottaglie in provincia di Taranto.
Per questo la prossima iniziativa sarà a Grottaglie
VOLANTINO DISTRIBUITO MERCOLEDI'
Contro ogni tipo di
guerra imperialista per profitto e petrolio contro la Siria e le
masse arabe. Contro ogni tipo di partecipazione
italiana alla guerra voluta dall'imperialismo USA /Obama
Contro ogni uso della Puglia e di
Taranto come base di guerra
Vogliamo lavoro e salute e non bombe
!
Gli operai, i precari, i disoccupati, i giovani le donne di Taranto sono e devono essere contrari alla guerra che si prepara da parte USA e altri paesi contro la Siria, perché è una guerra ingiusta, dato che serve solo alle potenze imperialiste, Usa in primis, per mantenere le proprie mani sul medio oriente e continuare a spartirsi il controllo delle risorse naturali di quei paesi come il petrolio.
Il pretesto delle 'armi chimiche usate da assad' non regge; ci sono prove di fonte occidentale di armi chimiche usate dagli oppositori di Assad; le armi chimiche sono state e vengono fornite a tutti dalle potenze occidentali USA in testa; i grandi possessori di armi chimiche sono proprio gli USA e quei Stati che chiedono poi alla Siria di consegnarle, perchè ne vogliono il monopolio
Gli operai, i precari, i disoccupati, i giovani le donne di Taranto sono e devono essere contrari alla guerra che si prepara da parte USA e altri paesi contro la Siria, perché è una guerra ingiusta, dato che serve solo alle potenze imperialiste, Usa in primis, per mantenere le proprie mani sul medio oriente e continuare a spartirsi il controllo delle risorse naturali di quei paesi come il petrolio.
Il pretesto delle 'armi chimiche usate da assad' non regge; ci sono prove di fonte occidentale di armi chimiche usate dagli oppositori di Assad; le armi chimiche sono state e vengono fornite a tutti dalle potenze occidentali USA in testa; i grandi possessori di armi chimiche sono proprio gli USA e quei Stati che chiedono poi alla Siria di consegnarle, perchè ne vogliono il monopolio
Non sono le bombe dell'imperialismo che
possono portare avanzamenti e progresso per i popoli,
basta vedere cosa è successo in Irak, in Afganistan, in Libia…..ancora una volta in Siria come in tutto il mondo arabo sono solo la classe operaia e il popolo che possono cambiare la situazione e abbattere governi e regimi dittatoriali nei loro paesi, trovando l'unità di classe nella lotta, superando le divisioni religiose ed etniche.
basta vedere cosa è successo in Irak, in Afganistan, in Libia…..ancora una volta in Siria come in tutto il mondo arabo sono solo la classe operaia e il popolo che possono cambiare la situazione e abbattere governi e regimi dittatoriali nei loro paesi, trovando l'unità di classe nella lotta, superando le divisioni religiose ed etniche.
Dietro la guerra ci sono i profitti dei
signori del capitale, dei signori del petrolio, dei mercanti di
armi.. come ha detto lo stesso Papa
Sempre durante le crisi cicliche del
capitalismo i padroni usano la guerra per spartirsi nuovi mercati e
continuare a fare profitti sulla pelle dei lavoratori e del popolo
mentre la crisi taglieggia i salari e lavoro, crea povertà fame,
miseria,.
Anche in Italia è in corso una
campagna di inganni, il governo Napolitano-Letta-Berlusconi dice di
non partecipare "senza l'Onu “ ma intanto partecipano alla
guerra propagandistica di OBAMA, mettono a disposizione le basi
militari USA NATO che ci sono sul nostro territorio e fanno già
partire navi da guerra da TARANTO.
Tutti calpestano l'art. 11 della
Costituzione che vieta la partecipazione italiana a guerre.
Noi non dobbiamo stare a guardare, non vogliamo guerre, nè pagare le loro guerre,
Noi non dobbiamo stare a guardare, non vogliamo guerre, nè pagare le loro guerre,
in caso di attacco alla Siria
facciamo già ora appello a tutti e a tutte le realtà organizzate
antimperialiste e antimilitariste per una immediata mobilitazione
cittadina
La Base navale di Taranto
è la più grande del Mediterraneo è inserita in un asse con
Sigonella come punti di appoggio della VI Flotta della Marina
militare americana. Ma ora non c'è solo Taranto. va crescendo il
ruolo di Grottaglie dove c'è la Base aerea di Maristaer che viene
considerata sempre più rilevante, tanto che si parla di 15 caccia
F35B che sarebbero dislocati a Grottaglie, per essere poi utilizzati
sulle portaerei, in particolare della Cavour, per rifare il cui ponte
sono stati spesi 89 milioni di euro, mentre dicono che non ci sono
soldi per lavoro e servizi sociali
La Marina Militare a
Taranto da sempre ha prodotto inquinamento del mare nella nostra
città e ad essa va addebitata gran parte della distruzione della
miticultura e l'appropriazione di zone turisticamente sfruttabili.
Tutte cose a cui l'Ilva di Riva ha dato, per così dire, il colpo di
grazia.
non vogliamo Taranto
base di guerra, non vogliamo una città oltre che inquinata sempre
più militarizzata
circolo proletari
comunisti taranto
pcro.red@gmail.com
347-1102638
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