venerdì 6 settembre 2013

Dopo Roma sindacati sempre più collaborativi con Bondi/Ilva

L'incontro con Bondi delle organizzazioni sindacali si è concluso, come abbiamo già scritto, in maniera interlocutoria e senza risultati. Tra i sindacati appaiono però sfumature di differenza.
La Uilm è costretta a dichiarare che Bondi non ha rassicurato assolutamente sulla conservazione dell'attuale assetto occupazionale, ma la conseguenza che ne trae è quella che l'Ilva debba essere aiutata a recuperare segmenti di mercato, come quello automobilistico. Quindi, in realtà, questo sindacato chiama i lavoratori a sostenere Bondi nelle richieste verso il governo e a condizionare alla ripresa del mercato il mantenimento effettivo degli assetti occupazionali.
Anche la Fiom esprime le sue riserve ma le traduce in una serie di richieste, anch'esse di taglio collaborativo-aziendalista, come quella di istituire al più presto e in trasparenza l'Albo delle imprese d'appalto e dei fornitori, così come la solita solfa,presente in altre vertenze lavorative, che domanda all'Ilva di innovare sui prodotti per conquistare nuove quote di mercato.
Non saremo quindi di fronte ad uno stabilimento in crisi che va risanato innanzitutto con una serie di misure straordinarie che ne permettano la salvaguardia del lavoro, ma ad un impresa che addirittura non solo deve continuare la produzione ma la deve anche innovare.
Richieste illusorie, favolistiche per eludere i problemi reali di strenua difesa dei lavoratori e delle condizioni di lavoro, a fronte di un periodo che vedrà inevitabilmente ristrutturazione e tagli.
Ma la Fiom all'Ilva è sempre stata una ruota di scorta di Fim e Uilm e anche in questa occasione si uniforma tutti gli altri agli orientamenti e ai tempi stabiliti da padroni e governo: piano industriale a novembre, nomina dei tre esperti del Ministero dell'ambiente, reperimento delle risorse finanziarie, ecc. ecc.
Gli operai Ilva in nessuna maniera possono fare affidamento su questi sindacati se vogliono realmente incidere e difendere lavoro, condizioni di lavoro, salute e diritti.

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