Una cloaca chiamata AMIU - la cui responsabilità ricade su Stefano e Giunta, Pucci e i suoi servi all'AMIU, coperti dai sindacati confederali
AMIU TARANTO: CAMBIAMENTO O PAGA PANTALONE.
Dopo le
continue sollecitazioni apprendo, da una risposta ad una mia interrogazione
consiliare, che l'Assemblea dei Soci per l'approvazione del bilancio AMIU del
2012 è prevista per il 9 settembre 2013.
Verificheremo se in quella data sarà
approvato il bilancio. Rileviamo che l'adempimento è previsto ben oltre 2 mesi
la scadenza massima fissata dalla legge.
Leggeremo con attenzione il bilancio
una volta approvato. Segnaleremo le anomalie.
Se corrisponde a vero quanto
apparso sulla stampa locale il passivo dell'anno 2012 dovrebbe essere di circa
10 milioni di €uro. Il che porta il debito totale dell'azienda ben oltre i 50
milioni di €uro. Più del doppio del capitale sociale.
Per un'azienda che
costa ai cittadini di Taranto circa 35 milioni di €uro all'anno, con una tra le
tasse sui rifiuti più alte d'Italia, fornendo un servizio a dir poco scarso, è
un risultato pressochè fallimentare. Basti citare la cattiva e parziale pulizia
della città, lo svuotamento a singhiozzo dei cassonetti, il funzionamento
insoddisfacente della raccolta differenziata, etc. etc.
Rileviamo anche,
per l'ennesima volta, che l'Amiu Taranto si sottrae agli adempimenti di
controllo da parte del consiglio comunale previsti per legge e per regolamento
consiliare.
Questa situazione pre-fallimentare è diretta responsabilità
del primo cittadino, che governa oramai da ben 7 anni e che non ha mai voluto
assumere decisioni coraggiose e di cambiamento sulla gestione della principale
azienda comunale. Ma anzi ha sempre avallato, quando non suggerito, decisioni
gestionali, tra l'assistenziale ed il clientelare, che hanno condotto a questa
situazione drammatica.
Tanto è vero che la Giunta Comunale in data 17 luglio
2013, con atto deliberativo dalla dubbia legittimità, ha dovuto anticipare i
pagamenti delle fatture mensili all'AMIU di luglio, agosto e settembre 2013 per
oltre 9 milioni di €uro.
Cioè abbiamo già pagato per un servizio ancora da
svolgere. Alla faccia della sana gestione.
In questa grave situazione il
nuovo presidente del CdA, Ing. Cangialosi, dovrebbe innanzitutto essere più
trasparente e morigerato, tutelando al massimo gli interessi dei cittadini
contribuenti. Ponendo immediatamente fine alle pratiche del passato che tanti
danni hanno fatto.
Il Presidente dovrebbe già far conoscere alla città qual'è
la situazione di bilancio del 2013, visto che siamo già a tre-quarti della
gestione. Il perchè si continua a pagare profumatamente parcelle a
professionisti esterni (anche a parenti del sindaco), sulla base di quali
contratti e selezionati con quali procedure pubbliche.
Come vengono fatti gli
affidamenti di appalti esterni, che ammontano a diverse centinaia di migliaia di
€uro.
Farci conoscere il verbale della verifica fiscale eseguita dalla
Guardia di Finanza e terminata ad aprile del 2013.
Com'è gestita la spesa: ad
esempio che bisogno c'era di acquistare 14 telefonini di nuova generazione, a
maggio del 2013, per “assegnarli” a vari funzionari dell'azienda. Ponendo
probabilmente anche il traffico telefonico a carico dei contribuenti. Etc.,
etc.
Insomma, porre seriamente fine ad una gestione “sprecona” in una
situazione finanziaria drammatica. Il tutto a carico delle tasse pagate dai
cittadini, che potrebbero vedersi aggravato il conto con la Tares o “service
Tax” che dir si voglia.
Attuando un reale cambiamento delle gestioni
precedenti.
Perchè altrimenti la regola è sempre la stessa del passato:
tanto paga il pantalone dei cittadini tarantini.
Taranto 31 agosto
2013
Dante Capriulo – Consigliere Comunale di
Taranto
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