Dopo poche settimane dal caso di meningite che ha colpito un lavoratore dell'Ilva, che purtroppo poi non ce l'ha fatta, ieri "una bimba di cinque anni di Taranto è
stata colpita da meningite meningococcica. La piccola ha accusato i
sintomi della malattia ieri pomeriggio ed è stata accompagnata dai
genitori al pronto soccorso dell'ospedale civico "Santissima Annunziata"
di Taranto. La diagnosi è stata quasi immediata e i medici jonici hanno
disposto il trasferimento della piccola all'ospedaletto pediatrico di
Bari per cure specifiche. Il quadro clinico sembra migliorato e
l'ottimismo prevale: la bimba non sarebbe in pericolo di vita" (da Il Quotidiano)
E' stata fatta la profilassi antibiotica per tutti, anche per i
compagni d'asilo della scuola "Vico" ai Tamburi.
Agli inizi di febbraio un lavoratore dell'Ilva era stato colpito da meningite. Il lavoratore prestava servizio nel reparto
'Muà (Zona Officine) del Siderurgico.
L'infezione meningococcica decorre spesso asintomatica (portatore
sano) e non si conoscono ancora esattamente le cause che portano alla
malattia vera e propria. L'habitat naturale del meningococco è il rinofaringe.
La trasmissione avviene per contagio semidiretto interumano aerogeno,
mediante goccioline e secrezioni del naso e della gola infette ed è
favorito dall'affollamento; è raro il contagio indiretto, a causa della
scarsa resistenza del germe agli agenti fisici ambientali, alla luce
solare, all'essiccamento e ai comuni disinfettanti.
La Asl sia all'Ilva, su pressante richiesta dei colleghi di lavoro del lavoratore, sia nella scuola frequentata dalla bambina hanno provveduto a disinfestare l'area.
Ma occorrerebbe un intervento più a fondo, soprattutto per scoprirne le cause.
Nel giro di poche settimane vi sono stati due casi a Taranto.
Questo deve spingere a non trattarli solo come casi individuali, come sembra finora stia facendo la Asl, ma ad accertare subito se vi sono motivi che creano un ambiente favorevole allo svilupparsi di questa gravissima malattia.
La Asl sia all'Ilva, su pressante richiesta dei colleghi di lavoro del lavoratore, sia nella scuola frequentata dalla bambina hanno provveduto a disinfestare l'area.
Ma occorrerebbe un intervento più a fondo, soprattutto per scoprirne le cause.
Nel giro di poche settimane vi sono stati due casi a Taranto.
Questo deve spingere a non trattarli solo come casi individuali, come sembra finora stia facendo la Asl, ma ad accertare subito se vi sono motivi che creano un ambiente favorevole allo svilupparsi di questa gravissima malattia.
Nessun commento:
Posta un commento