giovedì 12 febbraio 2015

I crediti e i diritti degli operai Ilva nel "passivo fallimentare"

Il decreto Renzi e l'amministrazione straordinaria all'Ilva rappresenta, al di là dell'incertezza del futuro, un'immediata batosta per i lavoratori.
Tutti i crediti che i lavoratori devono avere dall'azienda verranno a far parte della massa passiva, e i lavoratori dovranno loro fare istanza entro il 30 maggio 2015 al Tribunale di Milano per insinuarsi nel fallimento.
L'azienda nei prossimi giorni notificherà a tutti i dipendenti una comunicazione in cui verranno comunicati e contabilizzati i crediti di ogni lavoratore, riferiti agli accantonamenti del Tfr, a ferie maturate e non godute, ai premi PRE e PRO e premio di produzione maturati fino al 20 gennaio.
Quando avranno questi crediti? Potranno passare anni.

Ma un altro effetto, molto grave rispetto al riconoscimento di diritti dei lavoratori, è il blocco delle vertenze in corso da parte di lavoratori: da quelle per rivendicare passaggi di livello, a quelle importanti per il cambio tuta. Per questi, ora gli operai dovrebbero fare istanza al Tribunale di Milano che la rigetta, perchè questo credito non è certo ma ancora da riconoscere, e solo successivamente dovrebbero fare opposizione a questo rigetto e riavviare la causa presso lo stesso Tribunale di Milano.
Una cosa complicata, lunghissima, con aggravio evidente di spese per avvocati, testimoni, ecc.

Per avere informazioni: 3475301704

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