mercoledì 18 febbraio 2015

I parchi minerali e il decreto Ilva

Dall'audizione fatta ai primi di febbraio della custode giudiziario Ilva, Barbara Valenzano.
La barriera frangivento installata nell'area parchi come sistema di contenimento delle emissioni diffuse non contribuisce alla riduzione delle emissioni di polveri nelle aree esterne dello stabilimento. Anche nelle modalità gestionali dello stoccaggio delle materie prime le uniche modifiche hanno riguardato la riallocazione di alcuni stoccaggi e non le procedure di programmazione degli approvvigionamenti per minimizzare i quantitativi di stoccaggio. La rete di idranti e i fog cannon non garantiscono un adeguato contenimento delle emissioni anche perchè non tengono conto delle condizioni di vento; con abitazioni a 200 metri dai parchi. Inoltre le aree non pavimentate rappresentano una sorgente di contaminazione di suolo, sottosuolo e della falda superficiale che sversa direttamente in Mar piccolo.

Il decreto Renzi, nel rinviare l'attuazione del 20% dei provvedimenti Aia, tra cui quelli più importanti, come la copertura dei parchi minerali, e anche più costosi; nel prevedere pochissimi fondi per questi interventi; nel togliere ogni responsabilità ai commissari straordinari, è una sorta di perpetuazione della "condanna a morte" per la salute degli abitanti dei Tamburi e per gli operai.

LA CADUTA DI QUESTO DECRETO E' PERTANTO CONDIZIONE INDISPENSABILE!

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