L'Avv. Bonetto di Torino legale di parti civili e dello Slai cobas sc al processo Ilva, commenta così l'esclusione delle società Ilva dai risarcimenti, frutto del decreto salva-solo-padroni di Renzi:
"E' l'attuazione di quello di cui avevo già denunciato.
1) Poichè così com'è, per il suo enorme debito pregresso,
l'Ilva risultava invendibile, il governo ha messo in campo un
percorso per separare l'azienda Ilva dalla società Ilva.
Sostanzialmente: da un lato le concrete attività (stabilimenti,
operai, brevetti, contratti, ecc) dall'altro i debiti relativi
all'attività svolta sino ad oggi.
2) L'amministrazione straordinaria, da questo punto di vista è
lo strumento "perfetto".
Infatti si tratta sostanzialmente di un
fallimento che blocca tutti i debiti sino ad una certa data.
Teoricamente vendendo le attività produttive (sgravate da ogni
debito) si dovrebbero recuperare i fondi per pagare i vecchi
debiti. Teoricamente... In pratica non succede mai e i "vecchi"
creditori si devono accontetare di percentuali più o meno
elevate dei loro crediti, che vengono comunque saldati dopo
anni.
3) In concreto, nel nostro caso, l'amministrazione straordinaria
significa che tutto quanto dovuto dalla vecchia gestione
(compresi i costi di bonifica ambientale e i risarcimenti)
vengono posti a carico della amm. straord. L'azienda diventa
immediatamente vendibile ma dovrà farsi carico di quanto
necessario ad evitare ulteriori inquinamenti e danni.
Non so se si troverà un compratore pronto ad assumersi questo
onere. Nel frattempo le nuove necessità saranno imputate all'amm
straord che però ne risponderà normalmente, come una impresa
attiva, e non potrà inserirle tra i vecchi debiti.
4) Processualmente il gup non poteva fare altro che escludere
Ilva (vecchia) dalla responsabilità civile, in quanto tale
società non esiste più ed è stata sostituita da Ilva in
amministrazione straordinaria (soggetto giuridico nuovo). Ciò
significa che al dibattimento si potrà chiamare Ilva in
amministrazione straordinaria come responsabile civile ma questa
risponderà nei limiti delle sue effettive disponibilità. Tutti
crediti certificati dal nostro processo finiranno nella massa
del passivo e subiranno la sorte di tutti gli altri vecchi
crediti".
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