Gli autotrasportatori hanno deciso che da lunedì sarà ridotto da 20 a 10 il numero dei tir a cui sarà consentito il passaggio dalla portineria imprese dello stabilimento di Taranto per rifornire di materie prime l'Ilva. E così sarà almeno fino a mercoledì. «Siamo insoddisfatti delle risposte che ci sono state date e non sospendiamo l'agitazione. Martedì forse saremo a Roma con i nostri tir e non è escluso che bloccheremo i rifornimenti all'Ilva». Lo dice all'Ansa Giacinto Fallone, uno dei tre portavoce della protesta degli autotrasportatori dell'indotto Ilva.
Gli autotrasportatori, che da otto mesi non percepiscono le spettanze, dopo la manifestazione di ieri a Roma sono tornati a presidiare la portineria imprese dello stabilimento Ilva. Già da giorni viene consentito l'ingresso solo a venti mezzi per rifornire di materie prime il Siderurgico. I rappresentanti della categoria sostengono di non poter attendere la conversione in legge del decreto Ilva e rivendicano il pagamento cash almeno di una parte dei crediti vantati, che ammontano complessivamente per Taranto a 15 milioni di euro. «Siamo stanchi - aggiunge Fallone - di ricevere promesse mai mantenute. A Taranto servono atti concreti, non prededucibilità che significa altre incertezze, visto che solo in caso di utili saranno tali somme divise a tutte le aziende creditrici».
Nessun commento:
Posta un commento