Decolla il polo aeronautico - A Grottaglie 500 nuovi posti
Arrivano Gse, Ids e HB Tech. I primi contratti per l’insediamento industriale sono stati già sottoscritti
I
primi contratti per l’insediamento industriale sono stati già
sottoscritti. E al battesimo del polo di sperimentazione e produzione
pugliese dell’aerospazio parteciperà il premier Matteo Renzi. A fine
marzo, infatti, l’aeroporto di Grottaglie inizierà ad assumere le
sembianze di un’area industriale dedicata a una nicchia di mercato
altamente tecnologica con molte ambizioni: dalla sperimentazione di
velivoli senza pilota (Apr) alle infrastrutture per l’avvio di uno
spazioporto (lancio in orbita di microsatelliti), dalle tecnologie per
la movimentazione automatica delle cose alle tecnologie che governano il
volo «comune» di mezzi con e senza pilota. Il tutto potendo
valorizzare una zona vasta (e poco edificata) che ha a disposizione una
pista da 3.200 metri di lunghezza su cui già atterrano i «Dreamlifter», i
cargo della Boeing che trasportano negli Stati Uniti le fusoliere del
«Dreamliner» 787 prodotte, proprio a Grottaglie, dall’Alenia Aermacchi
(che ieri ha prolungato a dicembre la commessa a Tecnomessapia). «Le
sfide del futuro — spiega Giuseppe Acierno, amministratore unico di
Aeroporti di Puglia e presidente del Distretto Aerospaziale — si
giocano sulle vocazioni industriali dei territori. In Puglia esistono
condizioni che possono permettere al sistema locale di effettuare il
salto di qualità. Stiamo già lavorando e Grottaglie è qualificata
dall’Europa e dall’Italia come infrastruttura dedicata alla
sperimentazione di nuovi velivoli e di tecnologie del futuro».
Aeroporti di Puglia, infatti, ha
stretto accordi — dopo il via libera avuto dall’Enac e dalle altre
istituzioni locali e nazionali — con alcune aziende che costruiranno
impianti nel sedime aeroportuale su lotti di circa 10 mila metri
quadrati (a disposizione subito 50 mila metri quadrati con la
possibilità di sommare in breve tempo altri 100 mila metri quadrati). Si
tratta di imprese specializzate nella produzione di fibre di carbonio
(Gse, e HB Technologies) e in sistemi radar (Ids) che hanno firmato
un contratto di sub concessione fino al 2043. A regime, dopo la
costruzione degli opifici, cinque società potrebbero dare lavoro a circa
500 addetti assunti anche grazie a una struttura universitaria, quella
tarantina, che a breve lancerà il progetto di una triennale dedicata
alla formazione specifica. In fase di definizione c’è anche un’intesa
con il gruppo Finmeccanica per i test sugli elicotteri
dell’Agustawestland e sui sistemi di rilevazione (oltre che il velivolo
Falco) della Selex. Inoltre, ci sono trattative con altre società come
Piaggio, Magnaghi e gruppo Pertosa... Nei piani della
Regione, inoltre, c’è anche il finanziamento di un centro di ricerca,
sempre nell’aeroporto, che potrà lavorare per conto delle aziende
interessate a usufruire dei servizi specifici...
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