Venerdì scorso alcuni rappresentanti dei Disoccupati Organizzati dello Slai Cobas hanno portato agli operai dell'indotto Ilva che presidiavano il palazzo di città e la prefettura, in lotta da due settimane per il loro diritto al salario che, alcuni, non percepiscono anche da 7 mesi, e per il lavoto, un comunicato di solidarietà, da parte di chi un lavoro non lo ha più o non lo ha mai avuto .
I disoccupati che da tempo sono in lotta per il lavoro hanno voluto confrontarsi con i lavoratori Ilva per testimoniare la loro esperienza di lotta, per portare il messaggio che la lotta per il lavoro è una sola e che uniti si vince.
Gli operai hanno apprezzato e si sono mostrati consapevoli del fatto che solo uno sciopero
generale che mobiliti tutta la città anche con blocchi sia la giusta strada da percorrere.
Hanno parlato della loro totale sfiducia nei sindacati confederali che non li rappresentano, e che anzi in occasione dei blocchi stradali cercavano in tutti i modi di dissuaderli dal continuare invece di appoggiarli e sostenerli nella loro già difficile lotta.
Delusi anche dalla scarsa presenza dell' USB che pure all'Ilva ha un certo consenso.
Delusi anche dalla mancanza di solidarietà degli stessi operai Ilva che loro avevano sempre sostenuto nelle manifestazioni e scioperi.
Comunque tutti erano convinti di continuare a lottare per il loro sacrosanto diritto al salario e al lavoro e alcuni hanno detto che non si sarebbero fermati davanti a nessun ostacolo.
Tutti i posti di lavoro devono essere salvaguardati; salari e diritti non si toccano!
Disoccupati Organizzati Slai cobas
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