martedì 8 aprile 2014

A Molfetta ancora morte nelle cisterne assassine dopo la strage della Truck center... le cui responsabilità tenute al riparo erano di una catena che faceva capo all'ENI di Taranto. Per questa chi sono i veri responsabili?

Rete nazionale per la sicurezza e salute sui posti di lavoro e sul territorio Taranto-Puglia

Molfetta due morti come nella strage del 3 marzo 2008 alla Truck center

Incidenti sul lavoro: padre e figlio morti a Molfetta, pulivano una cisterna Due operai sono morti stamane, probabilmente annegati, all'interno di una vasca per la raccolta dei liquami in Puglia. Una terza persona, fratello e figlio delle vittime, è ricoverata in ospedale.
Le vittime sono Nicola Rizzi, di 50 anni, e suo figlio Vincenzo, di 28. Un secondo fratello, Alessio, 21 anni, è sopravvissuto ed è ora ricoverato a Corato con riserva di prognosi.

Stando ad una prima ricostruzione dei fatti i tre, titolari della ditta 'Ecologia Rizzi' di Bitonto (Bari) dovevano svuotare con il loro camion-autospurgo un tombino per la raccolta della acque reflue dell'azienda ittica 'Di Dio' in via Olivetti nella zona industriale di Molfetta. Alessio ha sollevato il coperchio del tombino che è precipitato all'interno della cisterna sottostante profonda circa tre metri. Nel tentativo di recuperare il pesante coperchio Alessio è caduto nella cisterna. Il padre, per tirare fuori il figlio è quindi caduto a sua volta, e così anche Vincenzo nel disperato tentativo di salvare il padre e il fratello. Nicola e Vincenzo Rizzi - stando a questa ricostruzione al vaglio dei carabinieri - sono probabilmente morti per annegamento, mentre Alessio è riuscito ad uscire dal tombino e si è quindi salvato.
Il sindaco di Molfetta, Paola Natalicchio, ha proclamato il lutto cittadino per la morte dei due operai.  "Ci sentiamo addosso l'orrore della TruckCenter - ha detto - sgomento, senso di ingiustizia, fragilità".

L'incidente ricorda - come sottolineato dalla Natalicchio - un altro infortunio mortale avvenuto sempre a Molfetta sei anni fa. Era il tre marzo 2008 quando cinque operai dell'azienda "Truck center" morirono soffocati dall'acido solfidrico che inalarono all'interno di una cisterna in cui si calarono per tentare di salvare i colleghi rimasti vittime dello stesso acido.

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