domenica 13 aprile 2014

Ma quale Cito, demagogo caporione fascista! Precisazione urgente!

RICHIESTA DI PRECISAZIONE URGENTE SU ARTICOLO DEL QUOTIDIANO DI SABATO 12
APRILE INTITOLATO: "Accuse al vetriolo tra maggioranza e opposizione mentre i disoccupati slai cobas invocano Cito"

Precisazione all'attenzione della redazione di Taranto del Quotidiano

In  riferimento all'articolo sul consiglio comunale di venerdì 11 aprile, apparso sul Vostro giornale, lo Slai cobas e i Disoccupati Organizzati chiedono urgentemente di pubblicare questa precisazione, per quanto riguarda il pezzo dell'articolo che parla della protesta dei disoccupati.

I Disoccupati organizzati slai cobas non "invocano" assolutamente il demagogo caporione fascista e razzista Cito!
L'amministrazione di Cito è stata uno dei periodi più bui e più "sporchi" di questa città. Cito ha consegnato Taranto ai poteri criminali, è stato lui stesso condannato per i rapporti e copertura della grande criminalità di
Taranto; ha portato avanti in forme sue il triste andazzo del posto di lavoro clientelare, per cui i seguaci lo ottenevano se votavano e sostenevano Cito e facevano parte della sua banda di sottoproletari, mentre la maggioranza dei disoccupati allora come ora non aveva  nessun diritto al lavoro, gli appalti a nero e 'aumm aumm' prolificavano e i servizi essenziali - a parte alcune operazioni facciata e di propaganda - mancavano.
All'epoca, lo Slai cobas è stato in città ma anche a livello nazionale - siamo andati fino a Mantova a sputtanarlo! - uno dei più attivi oppositori di Cito e della sua politica, stando sempre dalla parte della maggioranza dei lavoratori, dei disoccupati,  anche quelli più disperati, come degli immigrati perseguitati da Cito.

Ora il figlio di Cito, che si trova in consiglio comunale come prestanome e senza alcun merito o opera, ogni tanto resuscita, o come si dice a taranto, 'abbvesc', e grida  dai banchi dell'opposizione in consiglio comunale, come l'altro giorno, ma non certo a sostegno delle istanze limpide di lavoro dei disoccupati, che non conosce e non può neanche lontanamente conoscere , ma ancora per strumentalizzare e porsi al servizio degli interessi di sempre.

L'organizzazione Disoccupati Organizzati Slai cobas che, sempre e spesso unica in questa città, sta portando avanti ogni santo giorno, una lotta coerente e determinata per tutti i disoccupati, anche quelli più disperati,
contro l'attuale amministrazione, per ottenere lavoro nella raccolta differenziata, nelle bonifiche, nei lavori socialmente utili anche quotidiani, in questa battaglia non è, nè può essere mai schierata  dalle parte delle forze di opposizione all'amministrazione, tipo AT6 o Forza Italia, che lo fanno per interessi di parte, elettorali che anch'essi che nulla hanno portato e portano in termini di vero lavoro e reddito per i disoccupati.

In una realtà grossa e complessa come quella dei disoccupati, in cui lo Slai cobas non fa e non vuole fare "l'analisi del sangue" è possibile che si creino anche situazioni di singoli disoccupati che, per lamentarsi
giustamente contro la politica del sindaco stefano, possono sembrare che appoggino singole ed estemporanee parole di denuncia di personaggi e forze da sempre contro i diritti dei lavoratori e dei disoccupati. Questo è uno sbaglio in cui nessun disoccupato deve cadere. m
Ma nessuno della stampa, conoscendo la nostra lotta e la nostra identità, può gettare equivoci e confusione per un titolo ad effetto.
LA LINEA LIMPIDA DELLO SLAI COBAS E DELLE SUE STRUTTURE è proletaria, per il lavoro ANTIFASCISTA, ANTIRAZZISTA, circa poi le elezioni, tutti sanno e lo verificheranno anche nelle prossime elezioni che la nostra battaglie è: NIENTE LAVORO NIENTE VOTO!

Disoccupati Organizzati Slai cobas per il sindacato di classe Taranto
347-5301704
13 - 4 - 2014

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