All'azienda rivolgiamo richiesta formale alla sede di Taranto, e tramite la sede di Taranto alla sede di Roma, per un incontro regolare con coordin. provinciale e RSA SLAI COBAS
CEMENTIR
avente come oggetto
1) situazione nello stabilimento di Taranto in
relazione a
-organico e cassintegrazione
-uso degli straordinari
-uso
ditte appaltatrici
-problemi di sicurezza dei lavoratori
2) ragioni e
prospettive dell'arrivo del Clinkers da altri siti e ricaduta sui
lavoratori
3) confronto relativo alla questione Porto-Intervento della
Regione, ecc., incidenti sulla ripresa e continuità produttiva dello
Stabilimento
La RSA slai cobas esprime la sua disponibilità che
all'incontro venga convocata e partecipi l'attuale RSU.
La RSA slai cobas
onde sollecitare Azienda e lavoratori a un confronto costruttivo, democratico
e informato dichiara - a partire da lunedì 27 aprile - lo stato di
agitazione nello stabilimento e fuori di esso, con opportune
iniziative.
Lo stato di agitazione si trasformerà in fermata dei lavoratori,
ove l'incontro non fosse realizzato e/o calendarizzato entro 10 giorni
dalla sua dichiarazione.
RSA CEMENTIR
Coordinamento provinciale SLAI COBAS per il sindacato di
classe
per com. slaicobasta@gmail.com - via Rintone 22 -
74121 Taranto - T/F
0994792086 - 3475301704
SEGUE ESPOSTO
Alla
Direzione del Lavoro Servizio Ispettivo - TARANTO
epc alla Procura della
Repubblica - TARANTO
La Cementir Spa, con stabilimento in Taranto
Strada statale Jonica lato destro 4500, ha in corso una cassintegrazione
straordinaria "per crisi aziendale", per 61 lavoratori.
La legittimità
di questa cigs risulta dubbia nelle sue motivazioni, atteso che appena il 15
marzo scorso il gruppo Caltagirone - proprietario della Cementir - ha
dichiarato un balzo degli utili per il 2013, aggiungendo che a spingere i
profitti è il "traino della Cementir", il buon andamento del settore cemento.
La Cementir, pertanto, non è in crisi ma siamo davanti ad una precisa scelta
aziendale di puntare sull'estero e di ridimensionare gli impianti italiani
destinandoli anche alla chiusura, in particolare Taranto.
Si fa presente che
già era stata chiesta cigs, partita da settembre 2012 per "ristrutturazione
aziendale" e per n. 25 unità; dal 19 settembre 2013 è stata chiesta cigs per
"crisi aziendale" e per n. 61 lavoratori. Gli
interventi di ristrutturazione
non sono stati effettuati, poiché l'azienda era intenzionata fin dall'inizio
a dichiarare esuberi cambiando in corso d'opera la motivazione della
richiesta di cigs.
A questo bisogna aggiungere che la stessa applicazione
dell'accordo del 19 settembre 2013 è fatta non rispettando adeguatamente la
rotazione prevista con forme di discriminazione tra lavoratori, inoltre
mentre c'è la cassintegrazione si continuano a dare lavorazioni in appalto,
si fanno straordinari, ecc.
Entrando più nel merito.
1) La
periodicità della rotazione non è stata fissata dall'accordo e quindi è a
discrezione dell'azienda. Come si evince dal programma CIGS settimane 9/10
c.a, in allegato, esiste una evidente disparità di rotazione tra
i
lavoratori, pur dello stesso settore lavorativo e pur a pari qualifica
e mansioni; alcuni lavoratori per esempio da gennaio ad oggi hanno
lavorato solo per due settimane, altri invece non sono mai stati posti in
cigs -
senza, peraltro, un criterio chiaro di questa disparità, tanto da
far ritenere che vi sia una forma di discriminazione che prescinde da
criteri oggettivi.
C'è da aggiungere che gli operai "polivalenti" che
normalmente erano chiamati a svolgere diverse mansioni, tanto che la loro
squadra viene denominata "squadra centrale" per fare pronto intervento nei
vari reparti,
lavori, ecc; e che per questo hanno fatto dei corsi
di formazione/affiancamento, sono posti sempre in cigs, lavorando al
massimo una settimana al mese; mentre altri operai non "polivalenti" non
hanno fatto
neanche un giorno di cigs, nonostante questi operai siano in
reparti in cui è stabilito l'esubero - tra questi operai vanno segnalati gli
stessi delegati Rsu. Inoltre vi sono sempre in questi reparti in cui è
previsto
l'esubero, anche operai che ancora devono consumare molte ore di
ferie (anche più di 100 ore).
E' evidente, inoltre, quanto tutto
questo incida sulla retribuzione dei lavoratori e porti nei fatti ad una
discriminazione anche salariale.
2) C'è da aggiungere, in meritoLa
Cementir continua ad affidare una serie di lavorazioni a Ditte in appalto -
Peyrani, Nuova Metal Meccanica, MTR -, in particolare per: manutenzione
meccanica, carico del prodotto finito, aprire e chiudere i mulini di
macinazione, portierato, ecc.; lavorazioni che possono essere svolte dagli
operai della Cementir, o che comunque ora vengono svolte esclusivamente dalle
ditte esterne mentre prima erano portate avanti insieme Ditta
esterna/lavoratori Cementir (come la manutenzione meccanica e il portierato),
o che addirittura prima erano svolte solo da personale Cementir e oggi
vengono date totalmente in appalto (come quelle ai mulini di macinazione). Si
sottolinea, tra le altre, l'attività di movimentazione ordinaria per il
paradosso che si è venuto a creare: prima della cigs questa attività veniva
fatta dalla squadra di operai polivalenti, che era stata formata appunto per
portare questi mezzi di movimentazione, oggi, invece, viene fatta dal
personale della MTR con l'ausilio di un solo operaio Cementir.
C'è da
aggiungere che gli operai Cementir hanno professionalità che li mette in
grado di svolgere molteplici mansioni date in appalto, per
esempio manutenzione giornaliera, lavori meccanici, ecc.
3) L'azienda,
in piena cassintegrazione, fa effettuare straordinario invece di far
rientrare operai dalla Cigs che possono eseguire le attività date
a straordinario. Anche le ditte appaltatrici sono spesso chiamate a
fare
straordinario, questo è avvenuto sia nella primo anno di cigs, sia
nel periodo di cigs in corso.
4) Infine, vogliamo segnalare che i capi
non vengono posti in cigs; ma ci chiediamo, cosa dirigono se i loro operai
sono in cassintegrazione? O i capi sostituiscono gli operai in
cigs?
Per quanto sopra, la scrivente OS chiede un intervento di
codesto Ispettorato del Lavoro per evitare un uso illegittimo della
cassintegrazione e chiede di conoscerne l'esito.
SLAI COBAS per il
sindacato di classe
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