giovedì 10 aprile 2014

Paolo VI, abbiamo cominciato, a maggio nuova iniziativa per il Parco del Mirto, No alle discariche, per servizi, bonifiche, lavoro ai disoccupati



Stamane c’ è stata l'iniziativa di protesta dei lavoratori del Parco del Mirto, insieme ai Disoccupati Organizzati. Il Parco è situato a Paolo VI, una delle più vaste aree di verde presenti nella città di Taranto. Questa area inizialmente era custodita e preservata da 35 addetti ai lavori, tra cui vigilanti e operatori che si prendevano cura del verde, della pulizia del Parco e della manutenzione generale della struttura.
Adesso invece sono solamente 7, 1/5 di quelli iniziali, sembra quasi un messaggio lanciato dal Comune: “A noi del verde e della protezione di zone importanti e salutari non ci interessa, come non ci interessa del lavoro”.

La protesta è scattata in seguito alle false promesse fatte da F. Cosa, che disse tempo addietro di aver preso lui in mano la “palla”, e al fatto che da quando il personale è diminuito drasticamente, il vandalismo
nei confronti della struttura è aumentato a tal punto, che lo stesso Parco viene demolito e smantellato giorno per giorno, data anche l’assenza di vigilanti notturni.

Ma oggi, finalmente, nei dintorni del Parco si è vista la presenza di Polizia, Carabinieri e Vigili, ma non per salvaguardare il bene cittadino, ma solo per controllare la manifestazione organizzata insieme dai  lavoratori del Parco del Mirto e dai Disoccupati Organizzati Slai cobas, con  la gente che in qualche modo ci tiene alla sua zona e alla città di Taranto.
Il piccolo corteo con striscione che si è svolto nei pressi del comune e del mercato.

Come è normale negli ultimi tempi, la presenza della gente del quartiere è stata molto scarsa, ma come ha detto uno di loro: “meglio pochi ma buoni”. Prima di partire abbiamo avuto uno scambio di opinioni con
Don Massimo, Parroco della Chiesa del quartiere, che ci ha detto che appoggia il  nostro operato e ci
"proteggeva con una preghiera", noi di risposta abbiamo detto che saremmo stati molto più lieti se affrontavamo insieme il discorso in pubblico con tutta la sua comunità di fedeli.
Durante il tragitto alcuni abitanti si sono uniti alla nostra protesta, anche alcuni anziani che frequentano il Parco per rilassarsi con la famiglia e i nipoti, e che ne hanno visto il degradarsi giorno dopo giorno.

Attenta è stata l'accoglienza del corteo al mercato, dove soprattutto le donne sostenevano i nostri interventi, che ponevano la necessità di risanare, far vivere il quartiere, bonificare le discariche e dare così una forte risposta anche al problema dei tanti disoccupati.
Dopo il giro gridando al megafono, per far sentire a tutti i fatti come stanno realmente, siamo tornati al Parco.
Qui c’è stato una assemblea in cui dopo l’intervento della rappresnetante dello Slai cobas che ha fatto il punto della situazione e della giornata con i presenti, subito dopo è intervenuto il Consigliere Di Todaro che ha esposto la sua versione dei fatti riguardo il Parco, la manutenzione dello stesso, e ha comunicato che sono prossimi lavori per il ripristino di  pali della luce, staccionate, bagni, e di alcune aree del parco, ecc.,
aggiungendo che occorrerebbe una vigilanza H24; nello stesso tempo, parlando più in generale dello stato del quartiere ha denunciato che le 4 aree di discariche, dopo essere state bonificate ora sono nuovamente discariche a cielo aperto, con rifiuti di materiali accatastati anche pericolosi
E' seguito l'intervento del segretario della sezione PD (ex Direttore Ist. scolastico), che ha detto che occorre far rivivere il Parco anche organizzando noi degli eventi.

Ha concluso la rappresentante dello Slai cobas aggiungendo che questa iniziativa è solo l'inizio di una battaglia che continuerà e che deve vedere la questione delle bonifiche, della vivibilità del parco, delle discariche in stretto legame con la questione del lavoro ai disoccupati, perchè ognuno dei lavori necessari nel quartiere, insieme alla prossima raccolta differenziata porta a porta possono e devono dare lavoro a decine e decine di disoccupati.

Quindi ha lanciato la prossima iniziativa: nella prima decade di maggio una richiesta al sindaco, assessori e consiglieri comunali di un incontro pubblico da tenersi a Paolo VI e proprio al Parco del Mirto.

LAVORATORI DEL PARCO DEL MIRTO
DISOCCUPATI ORGANIZZATI
SLAI COBAS

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