martedì 1 aprile 2014
Condanne e sanzioni anche a decine di Disoccupati Organizzati - NON PAGHEREMO UN CENTESIMO!
Riportiamo il testo della mega multa arrivata nei giorni scorsi alla coordinatrice dello Slai cobas. Purtroppo non è finita qui, perchè nella giornata di ieri, la Digos ha notificato altrettante denunce a decine di Disoccupati Organizzati "colpevoli" di lottare per il lavoro.
SIA CHIARO CHE NE' LO SLAI COBAS NE' ALCUN DISOCCUPATO PAGHERA' UN CENTESIMO DI QUESTE MULTE - non si rendono conto neanche del ridicolo: a chi sta lottando perchè non ha lavoro e reddito, perchè in molti casi vive una situazione in cui effettivamente non ha soldi neanche per mangiare, si pretende che paghi da 2.582,28 a 10.319,13 euro!!! Della serie: come li volete...?
Queste multe sono un fatto molto grave. Si risponde con l'ordine pubblico ai problemi drammatici del lavoro in questa città. La stessa rapidità con cui, a differenza del passato, sono arrivare queste condanne testimonia la volontà puramente repressiva da parte delle Istituzioni verso chi lotta per i propri diritti; mentre continuano a stare nei Palazzi tranquilli chi è inquisito per aver contribuito a mettere in ginocchio questa città.
Così come ora ad ogni semplice comunicazione di presidio la questura notifica prescrizioni che hanno, come le condanne al pagamento delle sanzioni, il solo scopo di intimorire i disoccupati in lotta.
Questo in una situazione in cui sono i rappresentanti delle Istituzioni che violano impegni!
Allora, o le "prescrizioni" valgono per tutti o tutti stanno ai patti, o non saranno certo denunce e prescrizioni a fermare la giusta lotta, state tranquilli! Perchè non è accettabile che il sindaco, il prefetto possano tranquillamente non mantenere impegni di incontri da loro fissati o annunciati, e non poi pretendono pure che debba accadere nulla!
Ogni protesta di questi mesi è stata sempre conseguenza del fatto che si sono violati impegni, si sono presi in giro i disoccupati che lottano.
CHI VUOLE RIDURRE A MERO "ORDINE PUBBLICO" IL PROBLEMA DEL LAVORO E DELLA MANCANZA DI REDDITO, SAPPIA CHE STA EGLI PROVOCANDO UN PROBLEMA DI "ORDINE PUBBLICO", ED E' QUESTI CHE VA FERMATO...
DENUNCIAMO INOLTRE CHE QUELLO IN ATTO E' UN ATTACCO ANCHE SINDACALE, AI DIRITTI DI UN'ORGANIZZAZIONE SINDACALE.
Sappiamo bene che le Istituzioni, la questura sono ormai abituati con i sindacati confederali a iniziative sindacali fatte con i "guanti gialli", ma per un sindacato che si dice minimamente tale è più che legittimo che organizzi le lotte - che sono calme o dure a seconda della risposta delle controparti.
Impedire questa azione sindacale, reprimere con mega sanzioni vuole essere di fatto un pesante impedimento all'esercizio dell'azione sindacale, ed è di fatto una forma di discriminazione tra sindacati "buoni" e "cattivi".
Lo Slai cobas per il sindacato di classe dovrebbe essere "premiato", perchè attraverso l'organizzazione e la lotta dei disoccupati frena derive di disperazione individuali, o di micro criminalità. Invece chi contribuisce ad affossare Taranto può fare il bello e cattivo tempo e non gli succede nulla, mentre chi lavora ogni giorno per trasformare questa città, perchè si diano risposte ai problemi di migliaia di lavoratori, disoccupati, donne, giovani, viene criminalizzato.
NESSUNO PENSASSE CHE LA REPRESSIONE PUO' FERMARE LA LOTTA E LA RABBIA DEI DISOCCUPATI; ESSA NON FARA' CHE ALIMENTARE LA RIBELLIONE!
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