ai lavoratori Ilva
in fabbrica continua la fiera delle cazzate e gli
operai confusi che stanno a sentire.
Noi cerchiamo di spiegare con volantini e
cartelli come sta la situazione, ma fatterelli e favolette contano più che
argomenti seri
due fra tutti
la prima questione è il decreto bondi
abbiamo ben spiegato ai
lavoratori di che si tratta e di come lottare contro di esso in un volantino
che gli operai che hanno cervello dovrebbero leggersi mille volte, se
vogliono capirequalcosa... - è pubblicato in questo blog. Ancora una volta invitiamo a
leggere integrale il decreto e poi a verificare il piano industriale che
tutti i sindacati confederali e non solo richiedono, salvo poi constatare
quando ci sarà che corrisponde per filo e per segno a quello che stiamo
denunciando noi;
il problema non è correre dietro a favole, iniziative
estemporanee come quelli che raccolgono firme per la
nazionalizzazzione...
Quello che si può e si deve fare è lottare autonomamente
da partiti e sindacati confederali per le rivendicazioni dei lavoratori
per un
'decreto a tutela dei lavoratori'. Vi sono tanti decreti per RIVA, ma non c'è
nessun decreto che tuteli lavoro, salari, salute degli operai.
ORA
VOGLIAMO UN DECRETO PER GLI OPERAI CHE DICA CHIARAMENTE:
nessun
operaio deve andare a casa, -
i sindacati confederali li vogliono mandare a
casa a rotazione o con il contratto di solidarietà,
liberi e pensanti li
vogliono mandare a casa con il sussidio
tutti gli operai devono
essere impiegati nella messa a norma, -
questo richiede che il piano di
messa a norma preveda l'utilizzo organizzato degli operai, comprensivo di
formazione, invece i sindacati confederali vogliono che resti tutto nelle
mani dell'azienda, che resti tutto in
mano allo stato e al governo, con gli operai alla mercè del padrone o dello Stato e del governo
salari e diritti non si toccano
su questo ci vuole una vera trattativa, con
azienda, Stato, Regione ma questa trattativa i confederali
non la fanno perchè
servi, gli altri perchè sono interessati ad altro
la prima messa a
norma è garantire la sicurezza degli operai
(via l'accordo Mof, ecc.), su
questo ogni tanto si alza la voce e si fa sciopero ma piattaforme reparto per
reparto gestite dai lavoratori, tranne che al mof, non se ne fanno; tutti si
lamentano, tutti strillano, ma nessuno fa niente di serio
in una
fabbrica insalubre e nociva come l'Ilva non si può stare e lavorare per tanti
anni ma che 20 anni bastano, con estensione, quindi, a tutti dei benefici
pensionistici,
su questo bisogna imporre con un apposito
decreto o altro che i lavoratori vadano a casa con 20 anni di lavoro, su questo ci vuole
lotta e precisione.. ma con sindacalisti complici o chiacchieroni non si ottiene
niente
la salute è un diritto intoccabile per operai e cittadini,
per cui servono visite mediche mirate, cure sanitarie gratuiti, ospedale e
strutture d'emergenza, affidate ad Emergency, per fronteggiare la situazione - i liberi e pensanti su questo fanno qualcosa di concreto, ma lo fanno
nei quartieri, quando invece sono gli operai i primi interessati che
dovrebbero sostenere queste rivendicazioni, se però avessero un
sindacato vero.. ma i liberi e pensanti non lo vogliono e si danno una
martellata sui c. da soli
la seconda questione sono le RSU
sono
scadute e si dovrebbero rinnovare - i confederali non le vogliono fare e si
sono autoeletti a tempo indeterminato.
RSU e slai cobas - anche se non si sa o si fa finta di non saperlo anche lo slai cobas ha indetto le rsu - come sanno invece bene azienda e confederali che ci hanno risposto -
prima della USB abbiamo raccolto circa mille firme per la presenza dello slai
cobas.
I confederali hanno detto che non si fanno. E non solo, usando la
nuova legge fascista che hanno firmato a livello nazionale le vogliono fare
non prima di 6 mesi e con la nuova legge. Nuova legge che pretende che chi si
presenta firmi un protocollo con cui si impegna ad accettare accordi anche se
non si è d'accordo, se sono accettati dal 51 per cento degli RSU e che è
vietato scioperare quando c'è un accordo di questo tipo - se non firmi questo
protocollo non si può presentare la lista.
Bisogna non rispettare o far
saltare questo accordo - altrimenti le rsu sono fasulle e truccate.
L'USB
sa bene tutto questo, le lettere dei confederali che hanno mandato a noi, le
hanno mandate anche a loro, ma loro non le portano a conoscenza
dei lavoratori e continuano come niente fosse - sapendo bene che le elezioni
non ci saranno.
La USB nazionale questo invece lo sa e si sta muovendo - come lo
slai cobas - contro questa legge, sapendo bene che altrimenti o accetti questa
legge - e lo slai cobas non lo farà mai - oppure non si potranno presentare
alle rsu. Ma all'USB locale fa comodo dire che le RSU si fanno, si fanno a
fine mese, ecc.
Noi diciamo invece che se non cade questa nuova legge -
alle rsu inviteremo a boicottare il voto e a mandare a fare in c. tutti
coloro che si presentano. Noi vogliamo lottare e votare per i consigli di fabbrica
con elezioni libere e democratiche e non per pagliacciate.
Ma all'Ilva
le pagliacciate hanno successo, i demagoghi contafrottole li stanno tutti a
sentire, organizzarsi seriamente nei cobas per il sindacato di
classe, scegliere la linea e la piattaforma di lotta per rovesciare la
situazione no..
Bene, ma i fatti sono più duri delle parole, delle illusioni
e il tempo dei contafrottole prima o poi finisce.
slai cobas per il
sindacato di classe taranto
12 giugno 2013
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