a fronte dell'annuncio di 800 esuberi che ai primi di luglio,
e per un periodo di circa tre mesi, stop per l'altoforno 2,
l'acciaieria 1, una parte dell'Agglomerato ed una parte dei
sottoprodotti, più i servizi collegati.
lo slai cobas respinge fermo di impianti e contratti di solidarietà
senza un accordo preventivo a tutela del salario pieno e occupazione
noi rivendichiamo un decreto per gli operai che sancisca
-
nessun
operaio deve andare a casa, -
tutti gli operai devono
essere impiegati nella messa a norma, -
salari e diritti non si toccano
s
la prima messa a
norma è garantire la sicurezza degli operai
in una
fabbrica insalubre e nociva come l'Ilva non si può stare e lavorare per tanti
anni ma che 20 anni bastano, con estensione, quindi, a tutti dei benefici
pensionistici,
la salute è un diritto intoccabile per operai e cittadini,
per
cui servono visite mediche mirate, cure sanitarie gratuiti, ospedale e
strutture d'emergenza, affidate ad Emergency, per fronteggiare la
situazione
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