Questa mattina è stato impedito al
rappresentante sindacale aziendale dello Slai cobas, tra l'altro
operaio della Rendelin, una delle ditte in cui i lavoratori rischiano
di perdere il lavoro, di partecipare all'incontro con Eni,
Assindustria.
Che non li vogliano le aziende i
lavoratori dei cobas lo possiamo anche capire, ma il problema è che
sono state soprattutto le segreterie sindacali di cisl, cgil, uil ad
impedirlo.
Questo oltre che illegittimo, perchè è
un diritto dei lavoratori organizzarsi sindacalmente come vogliono e
non deve essere un obbligo stare con i sindacati confederali, cosa
vuole in realtà impedire?
Lo Slai cobas sta
dicendo chiaro da giorni che vi deve essere subito un accordo che,
con un clausola messa dall'ENI nei cambi di appalto, vincoli le ditte
ad assumere, con gli stessi livelli e diritti maturati, gli operai
della precedente Ditta. Questa clausola deve valere per tutte le
ditte e da subito per gli operai della Rendelin e della De Pasquale.
Lo Slai cobas sta
dicendo chiaro da giorni che in questo l'ENI centra eccome e che non
si deve far pagare ai lavoratori il massimo ribasso con cui si fanno
gli appalti.
Lo Slai cobas sta
dicendo chiaro che non bastano parole, impegni generici, ma occorrono
fatti e che la forza dei lavoratori sta nella lotta, per cui se non
vi sono certezze positive da subito si deve riprendere il presidio al
Varco 2, che con il rallentamento dei mezzi ha portato sia
all'attivazione di Prefettura ed Eni, sia a stare in primo piano su
stampa e TV.
Lo Slai cobas sta dicendo chiaro che nè l'ENI, nè altri, possono usare il discorso delle "emergenze" per violare il diritto di sciopero, far pressione sugli operai perchè riprendano il lavoro senza aver ottenuto risultati certi e positivi - L'Eni può chiedere solo le normali "comandate".
Lo Slai cobas sta dicendo chiaro che nè l'ENI, nè altri, possono usare il discorso delle "emergenze" per violare il diritto di sciopero, far pressione sugli operai perchè riprendano il lavoro senza aver ottenuto risultati certi e positivi - L'Eni può chiedere solo le normali "comandate".
Se i sindacati confederali dicono cose
diverse, lo dicessero chiaro agli operai che da giorni e giorni
stanno in sciopero.
Anche dopo l'incontro
di oggi era legittimo e normale che i segretari confederali avessero
fatto un'assemblea con tutti gli operai presenti, invece di informare
solo le RSU. Se lo slai cobas avesse partecipato, l'avrebbe
sicuramente fatto!
Quando è presente lo slai cobas
agli incontri è sempre positivo per i lavoratori, tutti,
indipendentemente dalla tessera sindacale, perchè noi facciamo un
discorso per tutti, come ha dimostrato l'RSA della Rendelin in questi
giorni, sempre presente ai presidi.
La presenza dello Slai cobas mette in
difesa le controparti, perchè sanno bene che non ci possono essere
compromessi che non difendano gli interessi dei lavoratori, sanno
bene che con i cobas è come parlare davanti a lavoratori non a
funzionari.
Nello stesso tempo i cobas dicono NO a
ciò che va respinto, ma sono sempre anche portatori di proposte
concrete, e in generale le vertenze le vinciamo (chiedetelo agli
operai della Effer che sono tutti rientrati dalla cassintegrazione;
chiedetelo ai lavoratori e lavoratrici delle pulizie scuole e
comunali che rischiavano il licenziamento ma invece tutti lavorano,
ecc.).
Che lo slai cobas partecipi agli
incontri è, quindi, interesse non nostro ma dei lavoratori.
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