giovedì 13 giugno 2013

ENI - chi non vuole che lo slai cobas sia presente agli incontri?

CHI HA PAURA DELLO SLAI COBAS?

Questa mattina è stato impedito al rappresentante sindacale aziendale dello Slai cobas, tra l'altro operaio della Rendelin, una delle ditte in cui i lavoratori rischiano di perdere il lavoro, di partecipare all'incontro con Eni, Assindustria.

Che non li vogliano le aziende i lavoratori dei cobas lo possiamo anche capire, ma il problema è che sono state soprattutto le segreterie sindacali di cisl, cgil, uil ad impedirlo.

Questo oltre che illegittimo, perchè è un diritto dei lavoratori organizzarsi sindacalmente come vogliono e non deve essere un obbligo stare con i sindacati confederali, cosa vuole in realtà impedire?

Lo Slai cobas sta dicendo chiaro da giorni che vi deve essere subito un accordo che, con un clausola messa dall'ENI nei cambi di appalto, vincoli le ditte ad assumere, con gli stessi livelli e diritti maturati, gli operai della precedente Ditta. Questa clausola deve valere per tutte le ditte e da subito per gli operai della Rendelin e della De Pasquale.
Lo Slai cobas sta dicendo chiaro da giorni che in questo l'ENI centra eccome e che non si deve far pagare ai lavoratori il massimo ribasso con cui si fanno gli appalti.
Lo Slai cobas sta dicendo chiaro che non bastano parole, impegni generici, ma occorrono fatti e che la forza dei lavoratori sta nella lotta, per cui se non vi sono certezze positive da subito si deve riprendere il presidio al Varco 2, che con il rallentamento dei mezzi ha portato sia all'attivazione di Prefettura ed Eni, sia a stare in primo piano su stampa e TV. 
Lo Slai cobas sta dicendo chiaro che nè l'ENI, nè altri, possono usare il discorso delle "emergenze" per violare il diritto di sciopero, far pressione sugli operai perchè riprendano il lavoro senza aver ottenuto risultati certi e positivi - L'Eni può chiedere solo le normali "comandate".  

Se i sindacati confederali dicono cose diverse, lo dicessero chiaro agli operai che da giorni e giorni stanno in sciopero.

Anche dopo l'incontro di oggi era legittimo e normale che i segretari confederali avessero fatto un'assemblea con tutti gli operai presenti, invece di informare solo le RSU. Se lo slai cobas avesse partecipato, l'avrebbe sicuramente fatto!

Quando è presente lo slai cobas agli incontri è sempre positivo per i lavoratori, tutti, indipendentemente dalla tessera sindacale, perchè noi facciamo un discorso per tutti, come ha dimostrato l'RSA della Rendelin in questi giorni, sempre presente ai presidi.
La presenza dello Slai cobas mette in difesa le controparti, perchè sanno bene che non ci possono essere compromessi che non difendano gli interessi dei lavoratori, sanno bene che con i cobas è come parlare davanti a lavoratori non a funzionari.
Nello stesso tempo i cobas dicono NO a ciò che va respinto, ma sono sempre anche portatori di proposte concrete, e in generale le vertenze le vinciamo (chiedetelo agli operai della Effer che sono tutti rientrati dalla cassintegrazione; chiedetelo ai lavoratori e lavoratrici delle pulizie scuole e comunali che rischiavano il licenziamento ma invece tutti lavorano, ecc.).

Che lo slai cobas partecipi agli incontri è, quindi, interesse non nostro ma dei lavoratori.

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