sabato 22 giugno 2013

Bonifiche ai Tamburi, LAVORO AI DISOCCUPATI/E

I fondi devono essere subito sbloccati, ma soprattutto: 

IN QUESTI LAVORI DEVONO ESSERE OCCUPATI I DISOCCUPATI E DISOCCUPATE, A PARTIRE PROPRIO DA QUELLI CHE VIVONO NEL QUARTIERE,

LE GARE D'APPALTO DEVONO CONTENERE UNA CLAUSOLA SOCIALE CHE VINCOLI LE DITTE AD ASSUMERE I DISOCCUPATI

Bonifiche, approvati i piani di caratterizzazione della scuola Deledda e del cimitero

TARANTO – Proseguono i lavori della Cabina di Regia sulle bonifiche del Sin di Taranto e Statte, coordinata dal commissario straordinario Alfio Pini, che si è riunita ieri nella caserma dei Vigili del Fuoco. Sono stati approvati il piano di bonifica del sottoprogetto n. 1 (quartiere Tamburi), il piano di caratterizzazione del cimitero e il piano di caratterizzazione relativo alle scuole che non fanno parte del sottoprogetto n. 4 (tra queste la Deledda).
Nel corso della riunione, sono stati valutati anche i dettagli tecnici relativi allo studio che Arpa Puglia sta svolgendo sulla circolazione delle correnti marine e sulle fonti inquinanti del mar Piccolo. Entro il prossimo 28 luglio, Arpa Puglia presenterà un primo stato di avanzamento...
Tale approfondimento è necessario per individuare la tipologia di intervento da attuare per il risanamento dello specchio d’acqua contaminato da diossine e pcb. Si va dall’ipotesi del dragaggio, sconsigliato da molti esperti perché potrebbe comportare un ulteriore peggioramento dell’inquinamento in mar Piccolo, fino alla possibilità di non intervenire affatto lasciando che la natura faccia il suo corso. Altra tecnica al vaglio è  quella del  ”capping”, che consiste nel coprire i fondali con materiali particolari. Intanto, oggi ci si è soffermati sulle autorizzazioni e sulle modalità di accesso dei tecnici di Arpa Puglia nelle aree di competenza della Marina Militare.
La prossima riunione della Cabina di Regia dovrebbe tenersi il 17 luglio. In merito alla copertura finanziaria delle opere di bonifica, infine, bisognerà verificare se (e quando) saranno sciolti i nodi legati al Patto di Stabilità. Tutto sembra affidato, infatti, a quella che potremmo definire “ingegneria finanziaria”.

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