Lo Slai cobas per il sindacato di classe Taranto esprime la sua massima solidarietà ai lavoratori della Natuzzi a fronte del pesante attacco all'occupazione che mette a rischio gli stabilimenti in tutta la zona.
La risposta degli operai con scioperi, blocco degli stabilimenti, il coinvolgimento del territorio, l'azione alla Regione, dimostra che Natuzzi non può pensare di realizzare il suo piano di sostanziale dismissione.
Questo gruppo industriale ha goduto fino ad oggi del massimo sostegno da parte delle istituzioni nazionali e locali, sia in termini di finanziamento sia di appoggio alle sue esigenze.
Gli operai hanno contribuito in maniera determinante con il loro lavoro alla costruzione di questo mini-impero e oggi le esigenze di mercato di Natuzzi non possono essere la ragione per ripagare i lavoratori e il territorio con un calcio nel sedere.
Tutta la provincia di Taranto e tutta la Regione attraversano una grave crisi e un processo di deindustrializzazione che ci vuole riportare indietro di 50 anni.
Per questo la lotta dei lavoratori non è soltanto per difendere un lavoro e un salario per le loro famiglie ma per difendere gli interessi generali dei lavoratori e delle masse popolari della nostra provincia e Regione.
Detto questo dobbiamo però guardare con moplta attenzione a quello che è già successo in questa Regione e in questa zona in particolare. L'esempio della Miroglio sta lì a dimostrare che se si segue la linea tradizionale di sindacati confederali e istituzioni, gli insediamenti industriali non si difendono nè si difendono posti di lavoro e diritti.
Lo Slai cobas nel sostenere la lotta attuale, è pronto a fare di più e a dare un contributo se i lavoratori vogliono intraprendere la strada dell'autorganizzazione di classe e di massa.
Nessun commento:
Posta un commento