lunedì 10 giugno 2013

NO al femminicidio al consiglio comunale di mercoledì

Mercoledì in occasione del consiglio comunale di Taranto e della protesta che faranno i Disoccupati Organizzati, lavoratori e lavoratrici pasquinelli sulla questione del lavoro, verrà dato questo comunicato per la manifestazione del 6 luglio a Roma contro i femminicidi e stupri sulle donne.

ALLE CONSIGLIERI COMUNALI DI TARANTO
ALLE ASSESSORI

Anche nella nostra città e provincia in questi mesi vi sono stati donne violentate, uccise, che purtroppo non hanno trovato una giusta risposta in termini di mobilitazione e di attenzione.
A Taranto è tuttora in corso un processo per certi versi esemplare, in senso negativo, quello contro gli stupratori della ragazzina Carmela Cirella di 13 anni che per le violenze subite e l'intervento delle istituzioni, che invece che dare un aiuto diventarono il “problema”, si suicidò nell'aprile del 2007. Processo che noi lavoratrici, disoccupate dello Slai cobas seguiamo, insieme al padre di Carmela, fin dall'inizio, con presidi e mobilitazioni ad ogni udienza.

Nelle settimane passate vi sono state iniziative da parte di donne parlamentari, di esponenti istituzionali, anche della nostra regione e provincia, ma mancano ancora iniziative che si rivolgano direttamente alle donne e servano alla partecipazione, organizzazione e lotta delle donne.
Riteniamo infatti che, anche per un cambiamento culturale e interventi sul fronte preventivo, legislativo, fondamentale sia la mobilitazione diretta delle donne.

In questo senso sosteniamo un importante appello per una mobilitazione nazionale contro i femminicidi e gli stupri “Non si può continuare a far finta di niente, non si può continuare a non
fare niente”, che è stato lanciato da circa un mese e che vi inviamo.

Attualmente a questo appello a livello nazionale hanno dato l'adesione:
il Comitato per i diritti civili delle prostitute di Pordenone; compagne femministe e lesbiche di Bologna; l'associazione Lucha YSiesta di Roma che comprende molte donne immigrate; altre compagne di Roma; L'associazione "io sò Carmela" di Napoli; il Centro Servizi disciplinare Roma-Onlus di Roma, organizzato dal padre di Carmela Cirella di Taranto; lavoratrici del Si.Cobas della sanità di Milano; le lavoratrici, disoccupate dello slai cobas per il sindacato di classe di
Taranto impegnate anche sul fronte delle condizioni di vita, del lavoro delle donne; le precarie, lavoratrici dello slai cobas per il sindacato di classe di Palermo che stanno partecipando al processo per l’assassinio di Carmela da parte del fidanzato della sorella ; le donne de L’Aquila che hanno fatto una grossa mobilitazione al fianco di Rosa contro lo stupro dell’ex militare Tuccia; compagne del Movimento femminista proletario rivoluzionario di Palermo L'Aquila, Taranto, Milano, Bologna; ecc. Altre sono in arrivo.

Vogliamo avere un confronto con voi per discutere questo appello e chiedere la vostra adesione alla manifestazione del 6 luglio a Roma.

Ma soprattutto vi chiediamo alcune cose che servano a rompere il clima di silenzio a Taranto:
- la promozione di una seduta monotematica del Consiglio comunale dedicata al dibattito e a decisioni di misure concrete sia contro le violenze sessuali e uccisioni delle donne, ma anche contro le condizioni di discriminazione sociale, lavorativa, che vivono la maggiorparte delle donne a Taranto.
- far circolare l’appello che vi inviamo
- sostenere con un vostro contributo finanziario la manifestazione di Roma
- partecipare il 21 giugno all’importante udienza (la penultima) del processo contro gli stupratori di Carmela Cirella, in cui si organizzerà un presidio e conferenza stampa al Tribunale alle 9,30.
Attendendo una vostra risposta, vi inviamo cari saluti

Per le lavoratrici e disoccupate di Taranto
dello Slai cobas per il sindacato di classeFiorella Masci: fiora60@alice.it - 3339199075
Concetta Musio: sandonato56@gmail.com - 3451616390

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