sabato 29 giugno 2013

tanto rumore...per nulla? Taranto, ecco come l'Arpa misurerà i rumori dell'Ilva a fronte delle proteste degli abitanti di Tamburi




di FABIO VENERE
«Fog cannon», l’Arpa sistemerà almeno un paio 
di impianti audiometrici. Impianti che, appunto, 
misureranno soprattutto durante le ore notturne 
il rumore che questi strumenti provocano 
per le famiglie del quartiere Tamburi. 
Si tratta di apparecchiature che l’Ilva ha sistemato a ridosso 
dei parchi minerali per cercare di attenuare le emissioni 
inquinanti spruzzando del nebulizzatore sulle collinette. 
 Quella dei fog cannon è delle prescrizioni previste 
nell’ambito dell’Autorizzazione integrata ambientale.
Qualche settimana fa, però, i residenti del rione (una parte di loro, ovviamente) 
si era pubblicamente lamentati per i rumori provenienti da questi impianti.
Ma cos’è il «fog cannon»? È stato pensato per risolvere il problema 
di abbattimento delle polveri volatili generate dalle attività estrattive, 
dalle demolizioni in genere e da produzioni industriali caratterizzate 
dalla movimentazione di materiale sfuso. Fino ad oggi, le prescrizioni di legge 
per prevenire gli effetti dannosi alla salute, 
provocati da questa forma di inquinamento, 
si limitavano all'obbligo di indossare maschere ed occhiali protettivi. 
Oggi esiste un macchinario, appunto il fog cannon, 
che consente l'abbattimento fino al 90 per cento
delle polveri volatili e dei fumi. 
In questo modo si può arrivare all’abbattimento
delle polveri a cielo aperto (cave, cantieri, piazzali.)
alla riduzione delle polveri concentrate (carico - scarico camion,
 trasferimenti da nastri trasportatori).
La macchina emette un potente getto di aria ed acqua nebulizzata, 
con l'aggiunta eventuale di un tensioattivo che può essere di tipo 
agglomerante oppure di tipo filmante.

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