venerdì 14 giugno 2013

ENI, risultati certi e per tutti! Una sospensione dello sciopero decisa unilateralmente da segreterie e rsu sindacati confederali

LA SOSPENSIONE DELLO SCIOPERO NELLA GIORNATA DI OGGI E DI LUNEDI' NON E' STATA DISCUSSA E DECISA CON TUTTI GLI OPERAI IN SCIOPERO E IN PRESIDIO. 
 
IERI LE SEGRETERIE SINDACALI DOPO L'INCONTRO CON ENI E CONFINDUSTRIA NON HANNO FATTO ALCUNA ASSEMBLEA. Se lo Slai cobas avesse partecipato avrebbe immediatamente fatto l'assemblea con i lavoratori, per informare dell'incontro e decidere insieme come proseguire.
 
NELLO STESSO TEMPO E' STATO FATTO DELL'ALLARMISMO PARLANDO DI "EMERGENZA" DI LAVORI, DI "PRESCRIZIONE", QUANDO OGGI I LAVORATORI RIENTRATI HANNO LAVORATO IN ATTIVITA' ORDINARIA. DI FATTO SI E' USATO, PIEGANDOSI VERSO L'ENI, IL RICATTO "DELL'EMERGENZA" PER IMPEDIRE UNA CONTINUITA' DI UNA LOTTA UNITARIA DI TUTTO L'APPALTO CHE L'ENI NON VUOLE.
 
Lo Slai cobas sta dicendo chiaro da giorni che vi deve essere subito un accordo che, con un clausola di salvaguardia messa nei cambi di appalto, vincoli le ditte ad assumere, con gli stessi livelli e diritti maturati, gli operai della precedente Ditta.
Questa clausola deve valere per tutte le ditte e da subito per gli operai della Rendelin e della De Pasquale.

Lo Slai cobas sta dicendo chiaro da giorni che in questo l'ENI centra eccome e che non si deve far pagare ai lavoratori il massimo ribasso con cui si fanno gli appalti.

Lo Slai cobas sta dicendo chiaro che non bastano parole, impegni generici, ma occorrono fatti e che la forza dei lavoratori sta nella lotta, per cui se non vi sono risultati positivi e certi dall'incontro di lunedì 17, si deve riprendere il presidio al Varco 2, che con il rallentamento dei mezzi ha portato sia all'attivazione di Prefettura ed Eni, sia a stare in primo piano su stampa e TV.

Lo Slai cobas sta dicendo chiaro che nè l'ENI, nè altri, possono usare il discorso delle "emergenze" per violare il diritto di sciopero, far pressione sugli operai perchè riprendano il lavoro senza aver ottenuto risultati certi e positivi - L'Eni può chiedere solo le normali "comandate".
 
PER TUTTO QUESTO, LA PRESENZA DELLO SLAI COBAS AGLI INCONTRI E' FONDAMENTALE.
Invece viene impedito al rappresentante sindacale aziendale dello Slai cobas, tra l'altro operaio della Rendelin, una delle ditte in cui i lavoratori rischiano di perdere il lavoro, di partecipare agli incontri con Eni, Assindustria.
Che non lo vogliano le aziende lo possiamo anche capire, ma il problema è che sono soprattutto le segreterie sindacali di cisl, cgil, uil ad impedirlo.
Questo è illegittimo, perchè è un diritto dei lavoratori organizzarsi sindacalmente come vogliono.
 
Quando è presente lo slai cobas agli incontri è sempre positivo per i lavoratori, tutti, indipendentemente dalla tessera sindacale. La presenza dello Slai cobas mette in difesa le controparti, perchè sanno bene che non ci possono essere compromessi, accordi bidone che non difendano gli interessi dei lavoratori, sanno bene che con i cobas è come parlare davanti a lavoratori non a funzionari.
Nello stesso tempo i cobas dicono NO a ciò che va respinto, ma sono sempre anche portatori di proposte concrete, e in generale le vertenze le vinciamo, dove stiamo.

Che lo slai cobas partecipi agli incontri è, quindi, interesse non nostro ma dei lavoratori.
TA. 14.6.13

SLAI COBAS per il sindacato di classe
3475301704 . per info (Galasso Salvatore - RSA Rendelin 3403249863).

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