Soluzione del rapporto con i cosiddetti
«fiduciari» finiti nel mirino della magistratura: i «tecnici» assunti da
Riva Fire dovranno scegliere, entro dieci giorni, tra l'inquadramento
nella nuova Ilva spa o le dimissioni. I sindacati parlano di «segnali di
discontinuità col passato» dopo l'incontro di ieri mattina in fabbrica,
ma sono guardinghi nel commentare il faccia a faccia delle segreterie
di Fiom, Fim e Uilm con il capo del personale dell'Ilva, Enrico MartinoFim e Uilm si sono espresse favorevolmente: «Denunciavamo da tempo la
situazione e la decisione di fare chiarezza è una svolta», commenta il
segretario generale della Uilm, Antonio Talò. «È la vittoria dopo una
battaglia di anni, raggiungevamo accordi con la direzione dell'Ilva e
poi sugli impianti era difficile farli rispettare per queste presenze»,
ricorda Enzo Castronuovo della segreteria Fim Cisl. Più drastica la
posizione di Donato Stefanelli, segretario generale della Fiom Cgil:
«Quel sistema era poco trasparente, perciò chiunque è coinvolto non deve
avere la possibilità di scegliere. Va rimosso immediatamente».
Nessun commento:
Posta un commento