domenica 9 giugno 2013

Prefetto e DPL coprono l'ENI?

DA PIU' DI UNA SETTIMANA TUTTI GLI OPERAI DELL'APPALTO ENI SONO IN SCIOPERO E FANNO PRESIDI E BLOCCHI, DA VENERDI' IL PRESIDIO ALL'INGRESSO DELLA RAFFINERIA ENI E AL VARCO 3 SI FA GIORNO E NOTTE.
MA, NONOSTANTE RICHIESTE E SOLLECITI, LA PREFETTURA E LA DIREZIONE DEL LAVORO NON FANNO LE CONVOCAZIONI DI DITTE, ENI, RAPPRESENTANZE SINDACALI, A CUI SONO TENUTE ANCHE PER LEGGE. 
 
IL GRANDE MANOVRATORE, ENI, NON SI TOCCA? 
ANCORA UNA VOLTA A TARANTO LE GRANDI AZIENDE, DOPO L'ILVA APPUNTO L'ENI, POSSONO FARE QUELLO CHE VOGLIONO SENZA CHE LE ISTITUZIONI LOCALI INTERVENGANO. 
MA, ATTENTI, FLORIDO INSEGNA...
 
Seguono i due solleciti inviati oggi a Prefetto e direttore della DPL dallo slai cobas per il sindacato di classe
 
AL PREFETTO DI TARANTO,

La scrivente O.S. ha nei giorni scorsi chiesto e sollecitato un incontro con Lei, Sig. Prefetto, in merito alla vertenza in atto dei lavoratori dell'appalto ENI di Taranto, che da più di una settimana sono in sciopero e da venerdì in presidio permanente, giorno e notte, per  chiedere un diritto che dovrebbe essere scontato, quello della continuazione del lavoro in occasione del cambio di appalto.
Questo diritto finora è stato rispettato attuando anche un accordo, in questo senso stipulato nel 1987 tra OO.SS. confederali ed ENI.
Oggi, invece, improvvisamente questo accordo non viene attuato, e le nuove aziende arrivano anche ad assumere personale ex novo piuttosto che garantire la continuità del posto di lavoro agli operai già in forza
E' evidente che non garantire questo è frutto solo di un interesse sia delle Ditte dell'appalto che dell'Eni di tagliare i costi del lavoro, il salario, i diritti, con appalti al massimo ribasso, contratti precari.
Tutto questo avviene in violazioni di contratti e leggi.
Lei, Sig. Prefetto, che deve tutelare il rispetto di norme, non può, quindi, non rispondere alla richiesta di convocazione di un Tavolo con tutte le parti aziendali, compresa la Direzione ENI, e tutte le rappresentanze sindacali dei lavoratori.
 
Si vuole lasciare in pace la potente ENI? Un azienda che già sul fronte della salute e ambiente, dopo l'Ilva, è responsabile di gravi irregolarità e inquinamento della città di Taranto, e oggi attacca anche il lavoro degli operai. Non è possibile che a Taranto le grandi aziende possano fare impunemente quello che credono!
Ricordiamo che negli anni passati la prefettura, col prefetto Alecci, ha avuto un decisivo ruolo per risolvere importanti conflitti sul fronte del lavoro e far rispettare leggi e contratti a tutti.
Chiediamo che anche in questa fase, in cui l'emergenza lavoro sta esplodendo, la Prefettura e il Prefetto torni ad essere un riferimento di garanzia.
Per questo Le chiediamo un incontro, con una ristretta delegazione di lavoratori, nella giornata di domani, LUNEDI' 10 GIUGNO. Altrimenti, la situazione inevitabilmente si accentuerà in termini di continuazione dello sciopero ad oltranza e di estensione e incisività dei presidi.

AL DIRETTORE DELLA DPL
 
La scrivente O.S. ha nei giorni scorsi chiesto e  sollecitato la convocazione di un incontro per la vertenza appalto ENI  in corso. A tutt'oggi non vi è stato alcun riscontro.
Si fa notare che siamo in presenza di violazioni di accordi - in  particolare uno stipulato nel 1987 tra OO.SS. e Eni che vincolava nel  cambio d'appalto la nuova ditta ad assorbire il personale della ditta precedente; siamo in presenza di violazioni contrattuali e di leggi,  dato che le nuove ditte preferiscono assumere personale ex novo per fare contratti precari, tagliare su livelli e salari e non rispettare diritti contrattuali acquisiti.
Gli operai da più di una settimana sono in sciopero e da venerdì in presidio permanente, giorno e notte, ma l'Ente che per funzione dovrebbe, su richiesta, intervenire per far rispettare contratti, accordi e leggi, non risponde.
D'altra parte, a fronte ripetiamo di una precisa richiesta di convocazione di un incontro, codesto Ufficio deve dar seguito a tale convocazione, altrimenti saremmo di fronte ad una arbitraria discriminazione tra quali convocazioni fare e quali no.
Facciamo presente che questo silenzio, viene anche assunto dalle Ditte interessate come indiretto segnale a poter fare ciò che vogliono, senza che intervengano gli organi istituzionali a tutela dei diritti dei lavoratori; lavoratori, che da parte loro, vengono portati in questo modo ad avere sempre meno fiducia nelle Istituzioni che dovrebbero difenderli dagli arbitri delle ditte.
 
La scrivente O.S. poi, Vi ha chiesto di convocare non solo le ditte interessate al passaggio di appalto, ma anche la Direzione ENI.
Un azienda che già sul fronte della salute e ambiente, dopo l'Ilva, è responsabile di gravi irregolarità e inquinamento della città di Taranto, e oggi attacca anche il lavoro degli operai.

Per questo Le chiediamo un incontro, con una delegazione di lavoratori, nella giornata di domani, LUNEDI' 10 GIUGNO.
 
Slai cobas per il sindacato di classe
3475301704 - slaicobasta@gmail.com

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