La Rendelin spa, ditta appalto ENI, ha comunicato
l'avvio della procedura di mobilità, questa volta per tutti i lavoratori in
forza.
Mentre a tutt'oggi ci risulta che ancora nessun lavoratore della De
Pasquale - per i quali la cassintegrazione scadeva il 30 giugno - e nessuno
dei primi lavoratori della rendelin, sia stato riassunto dalle nuove ditte
subentranti nell'appalto.
Aver fermato la lotta da parte di Cgil,
cisl e uil, prima di ottenere alcun risultato concreto, aver soprattutto
accettato una ipotesi di soluzione pasticciata (creazione di un bacuino in
cui confluirebbero i lavoratori
licenziati dai vecchi appalti, graduale
assunzione previ colloqui con le nuove ditte e condizioni peggiorative di
contratti e di diritti acquisiti nelle nuove ditte), è stato
grave.
Oggi è necessario riprendere la mobilitazione, per la garanzia del
passaggio diretto e immediato nei cambi di appalto di tutti i lavoratori e
con gli stessi diritti e contratti a tempo indeterminato. Per questo serve
subito
una vera clausola di garanzia da parte dell'ENI. Su questo si era
impegnato il prefetto, ma a tutt'oggi non c'è alcun verbale
scritto.
Lo Slai cobas, per la comunicazione della Rendelin, ha chiesto
subito la convocazione presso la DPL di tutte le parti, compreso la
Direzione dell'ENI.
Ma nei prossimi giorni, sentiti i lavoratori, avvierà
lo stato di agitazione per riprendere la mobilitazione per il lavoro
certo.
SLAI COBAS per il sindacato di classe - 3475301704
RSA Rendelin
Galasso Salvatore - 3403249863
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