mercoledì 24 luglio 2013

La vergognosa visita dei parlamentari al servizio di Riva, Bondi, Governo... Un altro insulto alla città

La commissione parlamentare sull'Ilva arrivata a Taranto per due giorni ha ulteriormente aggravato la situazione, perchè è stata assolutamente inutile per quanto riguarda la verifica della vera realtà all'interno della fabbrica e in città; assolutamente inutile nell'ascolto delle legittime rimostranze e indicazioni che hanno fatto le associazioni ambientaliste e rappresentanze di lavoratori e cittadini.
Ma non solo è stata inutile, perchè quelli che sono venuti a Taranto sono apparsi come dei messi imperiali mandati direttamente da Riva e dal governo e guidati da un uomo da sempre espressione dell'industria e del grande capitale, Muchetti, prima come giornalista e poi come parlamentare PD. Hanno difeso le ragioni di Riva meglio di Riva stesso, e le ragioni di Bondi meglio di Bondi stesso.
Hanno raccontato la favola di una scelta che in pochi anni ci farà diventare un'isola felice.
Questo è avvenuto perchè ormai, come le dichiarazioni di Bondi nei giorni passati avevano dimostrato, Taranto è diventata la città dove si possono raccontare le barzellette e offendere la memoria dei morti, dei malati, la dignità dei lavoratori, dei cittadini, i magistrati impegnati in questa importante inchiesta, senza che nessuno li cacci come meriterebbero.
Se l'indignazione in città è percepita, essa non si riesce tuttora a trasformare in un'effettiva forza di lotta e di ribellione. Abbiamo da un lato Istituzioni – vedi il Sindaco - che l'unica cosa che riesce a blaterale
è di assumere qualcun altro all'Arpa, Vendola che parla ma solo per i giornali o per le future campagne elettorali e altri, unici che stanno zitti, ma solo perchè sono agli arresti.
Ma chiaramente per questa situazione non bisogna soltanto dare la colpa agli altri.
Pesano altre situazioni: Operai, in parte all'ombra di sindacalisti al servizio di azienda e governo, in larga maggioranza in attesa non si sa di che - tranne poche eccezioni; dall'altra una parte di ambientalisti e
'Liberi e pensanti' impegnati in iniziative ad effetto mediatico che gli danno molta pubblicità ma che non portano nessun risultato concreto agli operai, ai lavoratori del cimitero, agli abitanti del quartiere Tamburi,
ecc.
Con Bondi, Mucchetti e le iniziative puramente mediatiche, la città sta scivolando dalla tragedia alla farsa. Chi non ci sta a questo gioco deve dichiararlo e agire di conseguenza.
Lo Slai cobas per il sindacato di classe, che pure crede con forza che si possa salvare la fabbrica e i lavoratori, tutelare sicurezza e salute in fabbrica e nei quartieri, ottenere giustizia e risarcimenti, non ha mai
nascosto la verità: che questo è possibile solo ed esclusivamente se si sceglierà la via dello scontro, della rivolta operaia e sociale, del blocco della fabbrica e della città, della risposta ad una guerra che finora
padroni, Stato e governo hanno fatto e che ha provocato morti e feriti solo dalla nostra parte.

A metà settembre, con una iniziativa anche di rilievo nazionale, faremo la nostra parte per chiamare tutti in questa guerra. Ma sin da ora bisogna accumulare forze e unità non per fare quello che è stato già fatto, a volte anche con grandi numeri, ma che non ha portato a risultati reali, ma per fare quello che NON E' STATO FATTO, e che è invece urgente e necessario, non solo per difendere lavoro e salute, ma anche dignità, giustizia per i morti e malati, interesse e futuro della città.

SLAI COBAS per il sindacato di classe

24.7.13

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