ALLA COOP. L'ANCORA
AL SINDACO DI TARANTO
ALLA PREFETTURA
ALL'ARPA
AL COMMISSARIO ALLE BONIFICHE
ALL'ASSESSORE REGIONALE NICASTRO
ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
Nella giornata di giovedì si è tenuta
un'assemblea di emergenza dei lavoratori cimiteriali della Coop.
L'Ancora, a fronte degli eventi verificatisi nella giornata di
mercoledì al cimitero. Per effetto della fuoruscita di gas, di fonte
sicuramente ENI, per alcune ore l'aria si è fatta irrespirabile
nella zona di San Brunone in cui operano i lavoratori cimiteriali già
sotto attacco inquinante di fonte Ilva che li costringe a lavorare
con maschere, tute, in condizioni di pericoli e di estremo disagio.
L'aggiungersi del gas ha fatto sì che diversi lavoratori si sono
trovati in difficoltà di respirazione e impossibilitati a continuare
il lavoro. Una situazione grave che in certi momenti ha fatto
balenare l'idea di andare tutti in ospedale. E' stato solo il senso
di responsabilità rispetto ad un lavoro così indispensabile e
impegnativo come quello dei cimitero che ha evitato l'abbandono del
posto di lavoro. Ma, naturalmente, la misura è colma e in nessun
caso è tollerabile che si ripeta.
L'assemblea dei lavoratori, quindi,
avvisa Istituzioni, Enti preposti al controllo che i lavoratori, se
si ripetesse un evento di questo genere, sospenderanno senza
preavviso e per tutto il tempo necessario il lavoro, e faranno
appello agli utenti del cimitero e a tutta la popolazione circostante
ad una manifestazione di massa.
Riteniamo, quindi, che voi dobbiate
prendere provvedimenti certi e garantiti, che dobbiate venire di
persona e incontrare i lavoratori cimiteriali e la loro
rappresentanza sindacale maggioritaria dello Slai cobas, per dare
certezza e garanzia sulla salute e le condizioni di lavoro.
A questo scopo è dichiarato uno stato
di agitazione permanente che in qualsiasi momento si verificassero
eventi della portata della settimana scorsa produrranno il blocco del
servizio.
Già nei giorni scorsi avevamo con un
incontro con la stampa mostrato la situazione e preteso l'immediato
avvio delle bonifiche della zona e l'installazione delle docce
antinquinamento. I tempi di tutto ciò devono essere corrispondenti
all'emergenza, altrimenti si stanno facendo solo parole sulla pelle
dei lavoratori e dei cittadini.
I lavoratori cimiteriali, tramite lo
Slai cobas, faranno un esposto/denuncia alla Procura della Repubblica
e hanno chiesto già da ora che nel mese di settembre il Procuratore
della Repubblica incontri i lavoratori cimiteriali.
TA. 12.7.13
I LAVORATORI CIMITERIALI COOP. L'ANCORA
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