venerdì 12 luglio 2013

I lavoratori cimiteriali: adesso anche il gas dell'Eni. Dichiarato lo stato di agitazione.

ALLA COOP. L'ANCORA
AL SINDACO DI TARANTO
ALLA PREFETTURA
ALL'ARPA
AL COMMISSARIO ALLE BONIFICHE
ALL'ASSESSORE REGIONALE NICASTRO
ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA

Nella giornata di giovedì si è tenuta un'assemblea di emergenza dei lavoratori cimiteriali della Coop. L'Ancora, a fronte degli eventi verificatisi nella giornata di mercoledì al cimitero. Per effetto della fuoruscita di gas, di fonte sicuramente ENI, per alcune ore l'aria si è fatta irrespirabile nella zona di San Brunone in cui operano i lavoratori cimiteriali già sotto attacco inquinante di fonte Ilva che li costringe a lavorare con maschere, tute, in condizioni di pericoli e di estremo disagio. L'aggiungersi del gas ha fatto sì che diversi lavoratori si sono trovati in difficoltà di respirazione e impossibilitati a continuare il lavoro. Una situazione grave che in certi momenti ha fatto balenare l'idea di andare tutti in ospedale. E' stato solo il senso di responsabilità rispetto ad un lavoro così indispensabile e impegnativo come quello dei cimitero che ha evitato l'abbandono del posto di lavoro. Ma, naturalmente, la misura è colma e in nessun caso è tollerabile che si ripeta.
L'assemblea dei lavoratori, quindi, avvisa Istituzioni, Enti preposti al controllo che i lavoratori, se si ripetesse un evento di questo genere, sospenderanno senza preavviso e per tutto il tempo necessario il lavoro, e faranno appello agli utenti del cimitero e a tutta la popolazione circostante ad una manifestazione di massa.
Riteniamo, quindi, che voi dobbiate prendere provvedimenti certi e garantiti, che dobbiate venire di persona e incontrare i lavoratori cimiteriali e la loro rappresentanza sindacale maggioritaria dello Slai cobas, per dare certezza e garanzia sulla salute e le condizioni di lavoro.
A questo scopo è dichiarato uno stato di agitazione permanente che in qualsiasi momento si verificassero eventi della portata della settimana scorsa produrranno il blocco del servizio.
Già nei giorni scorsi avevamo con un incontro con la stampa mostrato la situazione e preteso l'immediato avvio delle bonifiche della zona e l'installazione delle docce antinquinamento. I tempi di tutto ciò devono essere corrispondenti all'emergenza, altrimenti si stanno facendo solo parole sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini.
I lavoratori cimiteriali, tramite lo Slai cobas, faranno un esposto/denuncia alla Procura della Repubblica e hanno chiesto già da ora che nel mese di settembre il Procuratore della Repubblica incontri i lavoratori cimiteriali.

TA. 12.7.13


I LAVORATORI CIMITERIALI COOP. L'ANCORA

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