martedì 16 luglio 2013

da Nardò a Foggia riprende la lotta dei braccianti contro caporalato e lavoro nero

Lavoro nero: cinquanta braccianti africani fanno vertenza ad un'azienda Foggia

FOGGIA – Cinquanta lavoratori africani hanno deciso di ribellarsi e denunciare, lo sfruttamento subito, la scorsa estate, nelle campagne da parte dei caporalì stranieri e del datore di lavoro foggiano  La scorsa estate erano in 287 a lavorare nei campi di pomodoro di una grossa azienda agricola locale, tra Foggia e l'Alto Tavoliere. "Terminato il periodo della raccolta, spariti nel nulla i due caporali che li avevano illegalmente reclutati, i lavoratori – rende noto la Fai Cisl – hanno denunciato ai carabinieri di San Severo di non aver ricevuto alcun corrispettivo per tutto il lavoro svolto nei mesi di agosto e settembre 2012". Di fronte al rifiuto di pagare da parte dell’impresa, in questi giorni i braccianti di origine africana  hanno avviato 50 vertenze di lavoro, tutte già sottoscritte dai migranti, sviluppando i relativi conteggi tariffari, per chiedere all’azienda il pagamento delle spettanze.

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